ROMA, 19 febbraio 2007. - Il letargo è finito, il grande calcio europeo torna in scena. A distanza di due mesi la Champions League riprende il suo cammino e dopo la fase a gironi si comincia a fare sul serio con gli ottavi di finale. Tre le italiane in campo, come ormai avviene da qualche anno a questa parte.

L'impegno sulla carta più semplice è quello che attende domani il Milan, atteso in casa dal Celtic Glasgow. Gli scozzesi dominano in patria ma in Europa è la prima volta, da quando esiste la Champions, che raggiungono il primo turno a eliminazione diretta. Il Celtic si affida al fattore campo (nove vittorie negli ultimi 12 incontri giocati in casa); i rossoneri, in emergenza in attacco con Oliveira unico attaccante disponibile, sperano di ripetere l'impresa della stagione 1968/69 quando espugnarono il Celtic Park con un gol di Prati, qualificandosi per la semifinale dell'allora coppa dei Campioni.

Più complicati, almeno in teoria, gli incontri di Inter e Roma. I nerazzurri, che in campionato hanno portato a 16 le vittorie consecutive, attendono il Valencia, ormai rivale storico per il club di via Durini visto che si tratta della quarta sfida in sei stagioni. I precedenti sorridono a Mancini e soci, visto che l'Inter ha eliminato gli spagnoli (sempre nei quarti) sia nella coppa Uefa 2001/02 sia nella Champions League 2002/03 mentre ha ottenuto una vittoria e un pareggio nella doppia gara della fase a gironi della massima competizione europea, edizione 2004/05. Ma il Valencia, che ieri ha rifilato una sonora lezione al Barcellona, è pronto a lottare.

La sfida più dura è quella che invece vedrà in campo la Roma, che si giocherà l'accesso ai quarti contro il Lione. I francesi, tra i favoriti per la vittoria finale, hanno vinto gli ultimi cinque campionati e, nonostante la flessione di questo inizio anno, si apprestano a vincere il sesto. Dati impressionanti, che si aggiungono alle otto vittorie su 13 gare in trasferta in Champions. I giallorossi, che in Italia hanno ormai abdicato per la corsa allo scudetto, sperano di ribaltare i pronostici e si affidano al calore dell'Olimpico dove non perdono da otto partite di fila. Ma gli spunti negli altri ottavi non mancano.

Al "Bernabeu" si affrontano domani due grandi d'Europa che non stanno certo attraversando un bel periodo, ovvero Real Madrid e Bayern Monaco. Ottmar Hitzfeld, che ha preso il posto sulla panchina dei bavaresi di Magath, l'ha definita una "sfida tra giganti feriti".

Tutt'altra atmosfera al Camp Nou, dove le vincitrici delle ultime due edizioni della Champions, Barcellona e Liverpool, cominceranno a giocarsi i quarti. I blaugrana non sembrano avere la stessa marcia della scorsa edizione e il ko di ieri a Valencia ne è un'ulteriore prova ma in casa, in Europa, non perdono da 13 gare e per i Reds di Benitez l'impresa si annuncia dura.

Ennesima sfida, invece, tra Arsenal e Psv Eindhoven (la terza in cinque stagioni) con i Gunners che vantano due vittorie e due pareggi. Gli olandesi vogliono prendersi la rivincita così come il Manchester United nei confronti del Lilla. I Red Devils, al primo posto in Premier League ma reduci da un pari in FA Cup, non hanno certo dimenticato la fase a gironi della scorsa edizione, dove finirono all'ultimo posto scavalcati proprio dai francesi che si consolarono con il ripescaggio in coppa Uefa. Da amarcord, infine, l'ottavo che metterà di fronte Porto e Chelsea. Per Josè Mourinho un salto indietro negli anni: proprio alla guida dei lusitani, nel 2004, vinse in finale sul Monaco di Deschamps la Champions League che gli spalancò le porte di Stamford Bridge.

 

Da Repubblica.it