7 settembre 2012 - GNE è l'acronimo di
Giornalisti nell'erba (nome che è metafora della giovane età dei
partecipanti al concorso, dai 5 ai 21 anni), un progetto di risveglio della
coscienza ambientale, dove i giovani —studenti e non— possono cimentarsi in
opere letterarie, giornalistiche e visive cooperando e creando lavori sui
temi ambientali più attuali, alle quali viene poi associato un concorso ed
una premiazione per i progetti migliori.
Nato da un'idea della presidente e giornalista
Paola Bolaffio e de "Il Refuso", un'associazione di promozione sociale,
vanta ad oggi, alla sesta edizione, un bacino di utenza che raggiunge circa
un milione di ragazzi in Italia ed in Europa ed ha ottenuto il
riconoscimento della Presidenza della Repubblica, dell’Ordine Nazionale dei
Giornalisti, della Federazione Nazionale della Stampa, e le partnership
dell’agenzia Ansa e dell’Agenzia Spaziale Europea.
Il video è stato prodotto da Giorgio Sergi, Anton Kolosov e la messicana
Liliana Cortés
per la Libera Università del Cinema, Roma
Partecipando alla giornata di premiazione ci si
accorge che lo GNE è un' associazione che riesce realmente a coinvolgere i
ragazzi nella crescita di una vera coscienza sociale, andando ad eliminare
le lacune che spesso le strutture istruttive italiane nonché della società
in cui vivono non riescono a colmare.
I bambini ed i ragazzi, che spesso si cerca di
tenere all'oscuro dai problemi del mondo e dagli orrori del quotidiano,
vengono, in questo frangente, resi protagonisti, educati giocando e rendendo
reali le esperienze fino a far risvegliare in loro il sentimento del buono e
del bello.
Senza la petulanza di una pedagogia spicciola,
ma con la libertà di scelta nella conoscenza dei fatti, le "speranze future"
imparano a conoscere la realtà quotidiana in maniera ottimista, e con la
cultura ed il sapere che le cose si potrebbero fare in maniera differente.
Anche le persone adulte dovrebbero essere
educate come loro alla conoscenza ed alla speranza, od almeno, che gli
venga, a volte, ricordato che esiste un lieto fine, in modo da poter essere
d'esempio ed insegnare ai bambini a non sognare solamente di diventare
astronauti e calciatori, ma di conoscere un sottobosco di possibilità ed una
sensibilità globale al mondo in cui si vive.
Questo è quello che lo GNE riesce a fare,
sappiamo che è ancora poco, che si può fare di più, che c'è molto lavoro da
fare, ma ciò che ha rilevanza nel loro operato è che si siano applicati
seriamente e che le loro idee non siano rimaste solo delle belle parole, ma
che stiano dando l'esempio con i fatti.
Ringraziamo, e speriamo di riuscire a fare
anche noi altrettanto.
7 de septiembre de 2012 - GNE son las iniciales
de "Giornalisti nell'Erba" (el nombre es una metáfora de la corta edad de
los participantes al concurso, que tienen de 5 a 21 años), una iniciativa
para despertar la conciencia ambiental, donde los jóvenes —estudiantes y no—
pueden participar con trabajos literarios, periodísticos y visuales, creando
contenidos acerca de los temas ambientales más actuales, a los que luego se
asocia un concurso y un premio a los mejores proyectos.
Nacido de la idea de su
presidente, la periodista Paola Bolaffio, y de "Il Refuso", una asociación
de promoción social, este proyecto tiene hoy —en su sexto año— un área de
influencia que alcanza cerca de un millón de niños en Italia y en Europa y
ha sido reconocido por el Presidente de la República, la Orden Nacional de
Periodistas, la Federación Nacional de Prensa, así como por la agencia Ansa
y la agencia Espacial Europea.
El video fue producido por Giorgio Sergi, Anton Kolosov y la mexicana
Liliana Cortés
para la Libera Università del Cinema, Roma
Al participar al evento
de premiación, nos damos cuenta de que GNE es una asociación que logra
involucrar a los niños en el desarrollo de una verdadera conciencia social,
eliminando las brechas que frecuentemente las estructuras educativas
italianas, así como las de la sociedad en la que viven, no pueden llenar.
Los niños y los jóvenes,
que a menudo se mantienen ajenos a los problemas del mundo y a los horrores
de la vida cotidiana, se vuelven —en esta ocasión— protagonistas y se educan
jugando y volviendo reales sus experiencias para despertar en ellos el
sentimiento de lo bueno y de lo bello.
Sin la arrogancia de pedagogías superficiales, pero con libertad de
elección en el conocimiento de los hechos, las "esperanzas futuras" aprenden
a conocer la realidad cotidiana de forma optimista, en el entendido de que
las cosas pueden hacerse de manera diferente.
Los adultos también deberían ser educados como ellos en cuanto a
conocimiento y esperanza, o al menos, que a veces se les recuerde que existe
la posibilidad de un final feliz, para poder convertirse en ejemplo y
enseñar a los niños que no sólo pueden convertirse en astronautas o
futbolistas, sino que es posible descubrir un sinfin de posibilidades y una
sensibilidad global hacia el mundo en que vivimos.
Esto es lo que GNE ha logrado; sabemos que todavía no es mucho, que se
puede hacer más, que hay mucho trabajo por hacer, pero lo que es relevante
en su trabajo es que se hayan aplicado seriamente y que sus ideas no se
queden sólo en palabras bonitas, sino que estén dando el ejemplo con hechos.