Spy story, Todt gela Dennis
"La pace? E' troppo tardi"
"Avremmo potuto evitare tanti danni d'immagine".
Non ancora stabilita la data dell'appello, la F1 torna il 26 agosto

Jean Todt.BUDAPEST (Ungheria), 5 agosto 2007 - Muro contro muro, fino in fondo. Alla possibile apertura del team manager McLaren Ron Dennis sul caso spionaggio, la Ferrari risponde picche con il suo amministratore delegato Jean Todt. E' successo tutto pochi minuti prima dell'inizio del GP d'Ungheria, quando Sky ha avvicinato prima Dennis e poi Todt.

BOTTA E RISPOSTA - Dal muretto McLaren è stato ribadito quanto aveva già anticipato ieri Ron Dennis, ovvero la disponibilità ad un incontro con la Ferrari in merito al caso spy story. Neanche a parlarne, fa capire subito Jean Todt: "Io avrei preferito che facesse questa proposta quattro mesi fa, avremmo potuto evitare tanti danni per l’immagine della Formula 1 e le gravi conseguenze che sta subendo la Ferrari". E a nulla serve che Flavio Briatore vesta l'abito da paciere: "Che si parlino pure, questa storia sta danneggianto tutto lo sport".

FREDDEZZA MARCHIONNE - In precedenza, era stato l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ad escludere ogni possibilità di riappacificazione: "Quella dello spionaggio è una storia spiacevole. Chi ha fatto quelle cose si assuma le sue responsabilità e paghi". Un giudizio netto, rafforzato dalla volontà di procedere con un supplemento d'indagini dopo la sentenza parigina: "La Ferrari si è comportata come doveva con la Fia, insisteremo sui nostri diritti".

DAMON HILL - "La spy-story? È qualcosa di vergognoso". Questo il pensiero dell'ex campione del mondo Damon Hill: "Ci sono tante cose ancora da chiarire in questa vicenda - dice - è impossibile controllare ogni singolo individuo in questo sport. Comunque è terrificante quello che è successo".