Montezemolo:
"Sprecato troppo, basta fesserie"

Ferrari strigliata dal presidente dopo gli errori di domenica:
«Sono certo che la lezione servirà»

La Ferrari strigliata da Montezemolo.8 luglio 2008. - I primi a essere delusi, amareggiati e anche pronti a prendersi tutte le responsabilità sono proprio gli uomini della Ferrari. «E’ inutile - dicono - avere una vettura sempre molto competitiva e gettare alle ortiche, anzi in acqua, l’opportunità di portare a casa risultati pesanti». Lo stesso Luca Montezemolo, il quale - se lo conosciamo bene - molte volte si morde la lingua per non esagerare nelle critiche, ha stigmatizzato l’operato della squadra nella gara di Silverstone che ha regalato ad Hamilton la vittoria su un piatto d’argento.

«Spero - ha dichiarato il Presidente della Casa di Maranello nel corso di un convegno a Montecassino - che riusciremo a vincere l’ottavo titolo in dieci anni. Ma ci riusciremo se non continuiamo a fare fesserie. Certo non mi ha fatto piacere quel che ho visto domenica. Mi auguro che la lezione serva, e ne sono certo, conoscendo i miei uomini. Siamo a metà campionato, in testa nel Mondiale e abbiamo perso troppe opportunità. Questo vorrà dire che nella seconda parte della stagione non le dobbiamo più perdere».

Parlando al plurale Montezemolo ha coinvolto anche se stesso. E poiché non è certamente una persona cui piace sbagliare, di sicuro si farà sentire alla Gestione Sportiva. L’errore strategico compiuto al primo pit-stop durante la gara, quando si è preferito lasciare le gomme da pioggia usate sulle F2008 di Raikkonen e Massa non è una questione solo meteorologica. Nel seguire le previsioni del tempo, soprattutto in una zona che si trova al centro dell’Inghilterra, esposta a tante correnti d’aria, si può anche prendere una decisione non azzeccata.

Il vero problema sta nell’esperienza. Quando vedi che uno come Hamilton, fermatosi il giro prima, monta pneumatici freschi, bisogna tenerne conto. E’ inutile prendere rischi, quelli vanno bene per Alonso che a questo punto non ha nulla da perdere. Se fai la stessa cosa del pilota che in quel momento è in testa alla corsa, vai almeno alla pari.

Nello stesso tempo però è sciocco invocare il ritorno di Ross Brawn o l’ingaggio di un valido Bernacca. Certo, sarebbe meglio non fidarsi dei dati forniti da Meteo France che in qualche occasione si sono rivelati errati. Ma ciò che manca, forse, alla Ferrari non è il suo ex direttore tecnico, ottimo tattico, ma umanamente non sempre infallibile. Si sente l’assenza, invece, di un pilota del calibro di Michael Schumacher che aveva carisma, carattere e sensibilità per prendere certe decisioni. E comunque il suo parere contava molto. «E’ stata la squadra a fare la scelta», ha detto Raikkonen. Ma è il pilota che gira in pista, che si rende conto se si deve affrontare la pista con un tipo di gomma o con un altro.

Resta il fatto che la Ferrari ora si trova con due piloti al comando della classifica, ma con lo stesso punteggio del fenomenale Hamilton. Anche lui a volte vittima di errori che ne condizionano il rendimento. Sul piano della guida, però, tanto di cappello. Ora l’inglese è nuovamente lanciato. Dispone di una McLaren migliorata nelle prestazioni, grazie anche a una inedita ala anteriore che garantisce una grande tenuta anche nelle curve lente. In più il calendario della seconda metà della stagione presenta due nuove gare, Valencia e Singapore, su circuiti cittadini, il tracciati che il pilota di origine caraibica predilige. I certe condizioni l’unico che lo può contrastare, più di Massa, velocissimo, ma un po’ troppo a corrente alternata, è Kimi Raikkonen che è molto costante e anche in Inghilterra ha comunque disputato una prova maiuscola, vista la situazione in cui si è trovato a gareggiare. Detto questo la Ferrari ha sbagliato, però se avesse fatto la mossa giusta adesso saremmo qui a parlare di uno straordinario colpo di bacchetta magica, invece di iniziare i processi.

 

(La Stampa.it)