Al debutto la nuova Ferrari F1
Si apre l'era post Schumacher

Si chiama semplicemente F2007 ed è la 53esima monoposto di Maranello
Grandi novità sul fronte del cambio e dell'aerodinamica, con una coda piccolissima

14 gennaio 2007. - Voto zero in fantasia: la nuova e attesissima Ferrari F1 si chiama semplicemente F2007 (si ipotizzava un F2007MS in omaggio a quanto fatto da Michael Schumacher). Voto dieci sul fronte della comunicazione: la macchina è stata presentata con un clamore riservato alle grandi star.

D'altra parte la cinquantatreesima monoposto della storia Ferrari ha un compito pazzesco: aprire l'era post Schumacher e, soprattutto, riconquistare il titolo Mondiale in Formula 1 nel 2007 con Kimi Raikkonen e Felipe Massa, due piloti che devono ancora dimostrare tutta la propria capacità. In un certo senso si torna al'antico, quindi, proprio ai tempi del grande Vecchio, quell'Enzo Ferrari che cercava in tutti i modi di dimostrare la superiorità delle sue macchine rispetto ai piloti: "se la monoposto è un missile - questo il concetto base - al volante ci possiamo mettere chiunque, il mondiale si vince lo stesso".

Detto questo, però, da una semplice presentazione è difficile capire quali saranno i valori in campo: per ora si sa che il progetto 658, questa la sigla di progetto della F2007, è nato per far fronte al nuovo regolamento tecnico in vigore nel 2007, la cui principale novità riguarda la sicurezza, con l'introduzione di crash test frontali e posteriori più progressivi e l'inserimento di una struttura, realizzata in materiale composito, con funzioni di protezione laterale, all'altezza dei fianchi del pilota. Tutte modifiche che hanno fatto schizzare alle stelle il peso, aumentato di dieci chilogrammi (una misura enorme in F1 dove tutto si pesa col bilancino).

Grandi in tutti i casi le novità: il telaio è tutto nuovo, e lo si capisce anche a occhio nudo perché le forme delle pance e delle prese d'aria sono state rivedute in base alle modifiche effettuate nel sistema di raffreddamento che comportano anche uscite dei radiatori poste sulla parte superiore della carrozzeria, così come sostanzialmente diversa è la presa d'aria dinamica.

Ma non è tutto: il passo (la distanza fra le ruote anteriori e quelle posteriori) è più lungo rispetto alla monoposto precedente, mentre la coda è molto più piccola, grazie alla microscopica scatola del cambio (speriamo bene che non porti rogne...) e questo è un enorme vantaggio per l'aerodinamica. Il cambio, in tutti i casi rimane in posizione longitudinale, ma ora ha un innovativo sistema ad innesti rapidi dei rapporti (sette più retromarcia), per velocizzare ulteriormente il passaggio da un rapporto all'altro.

Sul fronte sospensioni invece, a prima vista, non ci sono novità: sono identiche a quelle della 248 F1, ma è già previsto un pesante sviluppo in funzione del futuro comportamento dei pneumatici del 2007. A proposito di modifiche in corso d'opera: qui siamo in F1 e tanti dettagli cambiano da una gara all'altra. Così sono già annunciate grosse modifiche alle ali anteriore e posteriore prima dell'inizio del Campionato del Mondo.

Quello che non si può cambiare, secondo il nuovo regolamento tecnico in vigore a partire da quest'anno, è la struttura fondamentale del motore che è dovuta rimanere inalterata rispetto alle unità omologate al termine della scorsa stagione. Così il motore 056 mantiene la sua funzione portante e resta montato longitudinalmente. In base a quanto permesso dal regolamento, rispetto al motore che è stato consegnato alla FIA nell'ottobre 2006, sono stati modificati "semplicemente": la camera di combustione, le valvole e i condotti di aspirazione e di scarico al fine di ottimizzare la curva di coppia del motore per il limite regolamentare di 19.000 giri/min; il pistone, lo spinotto pistone e i getti di raffreddamento pistone per raggiungere la migliore affidabilità in presenza del limite di 19.000 giri/min; l'ingresso e l'uscita dei fluidi (acqua e olio) e gli accessori per agevolare l'integrazione dello 056 nella nuova vettura.

Siamo difronte, insomma, all'ennnesima comica: non c'è bisogno di essere esperti per capire che con tutte queste componenti inedite è lecito parlare di motore completamente nuovo. Mentre sono tutti da verificare gli ipotetici risparmi sul fronte della progettazione e dello sviluppo... Ma si sa, siamo in F1, dove le contraddizioni regnano sovrane.

 

Da Repubblica.it