30 maggio 2012 - Carissimi amici,

Mentre preparo il caffè di quest'oggi, mi ritrovo a fare delle similitudini con il nostro caro vulcano: Don Goyo (come viene chiamato il vulcano Popocatépetl). Per maggiori informazioni, vi rimando a questa pagina. Egli respira, si arrabbia e ci fa vedere la sua potenza e l'essere umano rimane solo a guardare. Ebbene sì: cosa può fare l'uomo? Niente... assolutamente niente... solo guardare e aspettare. Se un semplice mal di stomaco mette a letto anche chi si crede potente sulla Terra, cosa mai potrà fare contro un colosso? Ci si crede immortali, ma in realtà siamo molto più deboli di quello che si può pensare. Per essere più precisi, mettiamo da parte, in un angolino della nostra mente, che siamo mortali. Solo a una certa età ci "comportiamo bene"! O almeno ciò che pensiamo sia "bene".

In realtà, miei cari amici, dobbiamo fermarci un attimo a riflettere su questo. E non mi riferisco alla gioventù o alla vecchiaia! Questo, in realtà, poco importa. Mi riferisco piuttosto all'incapacità di comprendere che dobbiamo vederci così come siamo: egocentrici. Non ci accontentiamo di essere noi stessi: di vivere la vita così com'è, di essere semplicemente così come siamo. Vogliamo essere sempre qualcosa in più. L'ego vuole essere sempre qualcosa in più, brama essere qualcosa che poi non siamo! L'ego vuole essere qualcosa che non siamo, non si accontenta di essere ciò che è: un semplice essere umano! L'ego di cui sto parlando è quella parte dell'essere umano che danneggia l'umiltà, l'amore, la trascendenza. Parlo di quella parte dell'amor proprio che offusca la mente e che ci fa credere di essere "potenti", magari per passare sopra tutto e tutti. Ma, come ho detto in precedenza, un semplice mal di stomaco, ci fa stare a letto: quanto sei potente?

Addirittura anche l'umiltà è apparente in quanto è dettata dallo stesso Ego di cui sto parlando. È un Ego che io denominerei fariseo. Ti mostra, a te stesso ed agli altri, falsamente. È pieno di pregiudizi, e ti mostra persino quanto sei umile, ma nel profondo è ben altro. L'Ego acceca la mente e imbottiglia la coscienza. È come addormentare quest'ultima. Eppure si continua a vivere in questa maniera: addormentati. Si pensa di essere svegli, ma in realtà non è così. Per esempio, quante volte hai preso la macchina e, immerso in mille pensieri, sei arrivato a destinazione senza ricordarti come? Oppure, quante volte hai visto qualcosa che ti piaceva e sei rimasto a pensare in quella determinata cosa per ore, per giorni... per settimane? O quando ti sei sentito bene osservando l'estratto conto della tua banca? Ecco, questo è ciò che ti succede!

Riflettici su! Sei manovrato da quest'Ego: tutto qui. Pensi di essere tu l'artefice della tua vita quando in realtà è il tuo Ego che ti manovra, con tutti i suoi aggregati. Tu non sei tu... a meno di non incontrare un "centro".

Non a caso il cantante Franco Battiato in una sua vecchia canzone diceva: «...cerco un centro di gravità permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose... sulla gente».

 

 

Perché è proprio così: cambiamo idea continuamente con gli aggregati dell'Ego. Ora sei affamato e vuoi mangiare, ma c'è qualcos'altro che ti ferma e preferisci finire un certo lavoro. Poi qualcos'altro dice: «Al diavolo con il lavoro... sono stanco, meglio riposare un po'»; ma subito c'è un'interferenza che ti dice: «Non dormire adesso, è presto... meglio leggere». E la lista potrebbe continuare per ore.

Se ti osservi un attimo e fai mente locale, probabilmente ti vedrai identificato con qualcuno degli esempi che ho appena fatto.

Allora, ti chiederai qual è la conclusione di tutto questo? Il mio consiglio è di vigilare questi stati d'animo, per riconoscere se effettivamente quello che fai è cosciente o no. Osserva se sei tu che veramente, coscientemente, compie certe azioni, o se è "qualcun altro" che lo fa. E quando è questo qualcun altro a compiere certe azioni o a pensare, di mezzo ci sono sempre sentimenti offuscanti, deterioranti di odio, vendetta, invidia. E questo, secondo voi, è sentirsi bene? È' questo, secondo voi, un corretto vivere?

Sappiate che, osservando per bene la situazione, ogni qualvolta si hanno certi tipi di sentimenti "corrosivi", ci sentiamo anche male fisicamente: ci duole la testa, lo stomaco, ecc. Giusto per cercare di non lasciare niente al caso, proprio lo stomaco e la testa sono sempre nel mirino di questi "bei sentimenti". Vediamo brevemente perché...

La testa perché il continuo rimuginare di una certa situazione, impulsa una continua concentrazione che porterà ad un mal di testa a volte di dimensioni gigantesche. E lo stomaco? Lo stomaco perché la maggior parte delle emozioni si concentrano esattamente qui, irrigidendolo e provocandoci il classico mal di stomaco, fino ad arrivare a colite e gastrite, ed in ultima analisi il cancro!

Vedete, dunque, quanto siamo potenti? Neanche un semplice sentimento siamo in grado di dominare, figuriamoci a... Don Goyo!

Il caffè di oggi è un po' caldo... direi ardente... ma si sa... anche l'essere umano in fin dei conti è un vulcano di emozioni che non riesce a dominare, così come non riuscirà mai a dominare Madre Natura. Meditate, gente, meditate...

Ulisse

 

(ulisse utzeri / puntodincontro)

 

Scarica il poster (0,8 mb)

www.facebook.com/UlisseUtzeri
@UlisseUtzeri
Wordpress: Ulisse Utzeri

 

***

30 de mayo de 2012 - Queridos amigos,

mientras preparo el café de hoy, me encuentro haciendo algunas similitudes con nuestro querido volcán: Don Goyo (como se le llama al volcán Popocatépetl). Para obtener más información, los remito a esta página. Respira, se enoja y nos enseña su poder mientras los seres humanos sólo pueden quedársele viendo. ¿Qué puede hacer el hombre? Nada... absolutamente nada... sólo esperar y ver. Si un simple estómago adolorido manda a la cama al que cree ser poderoso en la tierra, ¿qué puede hacer contra un gigante? Nos creemos inmortales, pero en realidad somos mucho más débiles de lo que podemos imaginar. Más bien, dejamos a un lado, en un rincón de nuestra mente, el hecho de que somos mortales. Sólo a una cierta edad nos “portamos bien". O, al menos, según lo que pensamos que es "bien".

De hecho, mis queridos amigos, debemos hacer una breve pausa para reflexionar sobre esto. Y no me refiero a la juventud o la vejez. Esto, de hecho, poco importa. Me refiero más bien a nuestra incapacidad de comprender que debemos vernos como realmente somos: ego centristas. No nos basta ser nosotros mismos, vivir la vida tal como es, siendo simplemente como somos. Siempre queremos ser algo más. Nuestro ego siempre quiere ser algo más, anhela ser algo que en fin de cuentas no somos. El ego quiere ser algo que no somos, no se conforma con ser lo que es: un simple ser humano. El ego del que estoy hablando es esa parte del ser humano que daña la humildad, el amor, la trascendencia. Hablo de esa parte del amor propio que nubla la mente y nos hace creer que somos "poderosos", tal vez para pasar por encima de todo y de todos. Pero, como dije antes, si un simple dolor de estómago nos hace permanecer en la cama, ¿qué tan poderosos somos en realidad?

Incluso la humildad es evidente, ya que es dictada por el mismo ego del que estoy hablando. Es un ego que yo definiría “fariseo”. Muestra, a ti mismo ya los demás, de una manera falsa. Está lleno de prejuicios, e incluso muestra "lo humilde que eres", pero en el fondo es completamente otra cosa. El ego ciega la mente y atrapa la consciencia. Es como si ésta última se quedara dormida. Sin embargo seguimos viviendo de esta forma: dormidos. Creemos estar despiertos, pero en realidad no es así. Por ejemplo, ¿cuántas veces te has subido al coche y, hundido en mil pensamientos, has llegado a tu destino sin recordar cómo? O, ¿cuántas veces has visto algo que te gustó y te has quedado pensando en esa cosa en particular durante horas, días... semanas? O… ¿cuándo te has sentido bien viendo el estado de cuenta de tu banco? Ahí está: ¡esto es lo que te pasa!

¡Piénsalo! Tu ego es el que te guía. Eso es todo. Crees que eres tú el arquitecto de tu vida, cuando en realidad es tu ego el que la maniobra con todos y sus agregados. Tú, realmente, no eres tú... a menos que encuentres un "centro".

No es casualidad que el cantante Franco Battiato en una vieja canción haya escrito: «... busco un centro permanente de gravedad, que no me deje cambiar de opinión acerca de las cosas... de las personas».

Y es precisamente eso: cambiamos de opinión constantemente junto con los agregados del Ego. En un determinado momento tienes hambre y quieres comer, pero hay algo que te detiene y prefieres terminar un trabajo. Luego algo te dice: «Al diablo con el trabajo... estoy cansado, mejor descansaré un poco», pero en seguida otra interferencia te dice: «No duermas ahora, es temprano... mejor lee algo». Y la lista podría seguir por horas.

Si te detienes un momento y te concentras, te verás probablemente identificado con alguno de los ejemplos que acabo de describir.

Entonces, te estarás preguntando ¿cuál es la conclusión de todo esto? Mi consejo es vigilar estos estados de ánimo para saber si lo que haces es en realidad una acción consciente o no. Fíjate si eres realmente y de manera consciente tú él que lleva a cabo ciertas acciones, o si es "alguien más" que lo hace. Y cuando es este “alguien más” él que hace ciertas cosas o piensa, siempre están involucrados sentimientos confusos, de odio, venganza y envidia. Y esto, según ustedes, ¿es sentirse bien? ¿Se trata, según ustedes, de una forma correcta de vivir?

Deben saber que, analizando bien la situación, cada vez que tenemos cierto tipo de sentimientos "corrosivos", también nos sentimos mal físicamente: nos duele la cabeza, el estómago, etc. Para no dejar nada al azar, el estómago y la cabeza siempre están en la mira de estos "buenos sentimientos”. Veamos brevemente por qué...

La cabeza, porque cuando seguimos pensando en determinadas situaciones, se genera una concentración continua que dará lugar a un dolor de cabeza a veces de tamaño gigantesco. ¿Y el estómago? El estómago, porque la mayoría de las emociones se concentran ahí, provocando el clásico dolor de estómago que lo endurece, hasta llegar a la colitis, la gastritis y en última instancia, al cáncer.

¿Pueden ver, entonces, lo poderosos que somos? Ni siquiera podemos dominar un simple sentimiento, imagínense si tratáramos de medirnos con ... ¡Don Goyo!

Hoy el café está un poco caliente... más bien quema... pero ya saben... también el ser humano después de todo, es un volcán de emociones que no puede dominar, así como nunca dominará a la Madre Naturaleza. Mediten, gente, mediten...

Descarga el poster (0.8 mb)

www.facebook.com/UlisseUtzeri
@UlisseUtzeri
Wordpress: Ulisse Utzeri

 

(ulisse utzeri / puntodincontro)