Un presepio a Città del Messico

Venerdì scorso la Dante Alighieri della capitale messicana
è stata sede di una particolare rappresentazione del presepio vivente di Greccio.

Il presepio della Dante di Città del Messico.

12 dicembre 2007. - Secondo la tradizione il presepe, come lo vediamo realizzare ancor oggi, ha origine dal desiderio di S. Francesco di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Betlemme con personaggi reali.

Pastori, contadini, frati e nobili furono tutti coinvolti nella rievocazione che ebbe luogo la notte di Natale 1223 a Greccio, un piccolo borgo non lontano da Assisi (l’episodio è stato magistralmente dipinto da Giotto nell’affresco della Basilica Superiore di Assisi).

In quell’occasione, con l’aiuto della popolazione e con l’approvazione di Papa Onorio III, S. Francesco realizzò il primo presepe vivente del mondo animandolo con i personaggi tramandati dalla tradizione e dalle fonti storiche. In quei luoghi nacque e si sviluppò il santuario del presepe di Greccio, dove dal 1973 l’evento viene fedelmente rievocato ogni anno (il 24-26 Dicembre e il 6 Gennaio) con il concorso di circa un centinaio di persone.

L’azione scenica si compie in quattro atti: nel primo, “S Francesco alla Cappelletta”, si narra dell’arrivo del Santo sui monti di Gubbio (dove si costruirà un rifugio chiamato appunto “cappelletta”; nel secondo “Lancio del Tizzo”, il santo giunge nell’ambito di Greccio e stabilisce la sua dimora nel luogo (lo stesso, secondo la tradizione, in cui sorge l’attuale santuario francescano) in cui cade un tizzo ardente lanciato da un fanciullo dalla piazza del paese; il terzo, “Giovanni Velita a Fonte Colombo”, si assiste all’incontro tra il signore del luogo e il Santo (che si trovava a Fonte Colombo per la stesura della Regola dei Frati Minori) che nella circostanza esprime il desiderio di rivivere a Greccio la scena della Natività e sollecita l’aiuto di Giovanni Velita; nel quarto, infine, si rivive un’atmosfera della notte Santa del 1223 con la nascita del bambino mostrato al popolo da S. Francesco.

Venerdì scorso la Dante Alighieri di Città del Messico è stata sede di una particolare rappresentazione del presepio vivente di Greccio. I giovanissimi alunni dei corsi integrativi ne sono stati i protagonisti.

Riproduciamo qui il discorso di Anna Maria Coggiola, coordinatrice didattica della Società, ai genitori presenti durante l'evento.

Cari genitori,

Benvenuti alla nostra recita di Natale.

Quest’anno abbiamo voluto fare il presepio vivente, la rappresentazione artistico-figurativa della nascita di Gesu perche é una tradizione italiana molto antica che non dobbiamo perdere, e anche perche é un modo semplice per contemplare il mistero dell’amore di Dio che si é rivelato nella grotta di Betlemme, e capire cosi il vero significato del Natale.

Voglio ringraziare i professori e gli alunni che come sempre hanno preparato questa recita con molto entusiasmo. Un ringraziamento speciale alla maestra di musica Lourdes Zúñiga per la sua collaborazione.

E vi lascio con un messaggio:

Si avvicina la festa piú magica dell’anno, tutto si colora di oro e d’argento, e tutto intorno si illumina di mille luci. L’augurio é quello di accendere una luce nel cuore dei piu tristi e di colorare la vita a delle persone grigie, Magari regalando un sorriso sincero agli amici e donando un abbraccio a chi amiamo.

Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti.