L'INPS restituirà le trattenute
sulle pensioni di novembre

Aldo Di Biagio, responsabile dell'area estera dell'Istituto, ha lanciato un appello affinché "la notizia, si diffonda con chiarezza e sollecitudine".

ROMA, 17 novembre 2006. - "Centinaia di pensionati, allarmati, ci chiamano dall’estero per chiedere chiarimenti sui gravi tagli alle pensioni che l’Inps ha effettuato nel mese di novembre. Vogliamo rassicurare i nostri connazionali, in quanto da una circolare emessa dallo stesso Ente, ci risulta che dal mese di dicembre, l’Inps provvederà a restituire le somme trattenute". È quanto si legge in una nota diffusa dall’Enas, dal responsabile dell’area estera, Aldo Di Biagio, che ha lanciato un appello, affinché, "la notizia, si diffonda con chiarezza e sollecitudine, per arginare le critiche conseguenze delle decurtazioni, che sono state in alcuni casi, anche pari all’80 per cento".

"L'articolo 36 comma 22, del decreto n. 233/2006 convertito con la legge 4 agosto n. 248, meglio noto come "decreto Visco-Bersani" – ha spiegato Di Biagio - aveva stabilito l'esclusione delle persone non residenti in Italia dai benefici della no tax area per i redditi prodotti in Italia. Scopo di questa legge, era colpire coloro che intendevano evadere il fisco italiano, rifugiandosi nei paradisi fiscali esteri, ma nell’intreccio di questo decreto, purtroppo, sono finiti anche tutti i nostri connazionali pensionati. Infatti, con la sua applicazione gli istituti previdenziali italiani, tra cui l'INPS, hanno immediatamente ricalcolato, retroattivamente dallo scorso primo gennaio 2006, gli importi delle pensioni dei beneficiari residenti all'estero".

"Una rapidità - afferma Di Biagio - che non ha fatto prendere in considerazione il successivo decreto collegato alla Finanziaria 2007 (articolo 3 – comma 7 – del decreto legge 3 ottobre 2006 n. 262) che, invece, grazie anche alle pesanti pressioni che hanno fatto i patronati, proprio per i pensionati, è stata ripristinata la normativa precedente".