Assen, Hayden ne approfitta

In Olanda lo statunitense della Honda sfrutta gli infortuni degli italiani per vincere il GP dopo un acceso duello con Edwards che cade all'ultima curva. Melandri 7°, Rossi chiude 8°.

ASSEN (Olanda), 24 giugno 2006 - Nicky Hayden stavolta ha fatto bene il suo dovere. Lo statunitense della Honda ha vinto il GP d’Olanda della classe MotoGP riuscendo a rompere il ghiaccio di questa sua bizzarra stagione in cui finora era al comando del Mondiale grazie a sette piazzamenti e nessuna vittoria. All’ottavo tentativo e con tutti i migliori avversari acciaccati, i nostri piloti soprattutto, ha vinto. Ci permettiamo di dire però che non ha convinto del tutto. Fino all’ultima curva infatti ha rischiato di perdere ancora, stavolta per colpa di Colin Edwards.

Lo statunitense della Yamaha aveva il compito di stoppare il connazionale in favore del compagno di squadra Valentino Rossi, partito imbottito di antidolorifici dopo la brutta caduta nelle libere giovedì. Il campione del mondo, veramente dolorante, ha fatto quello che ha potuto ma alla fine ha chiuso ottavo, niente male pensando che ha corso con un polso fratturato. E lo stesso dicasi per Marco Melandri e Loris Capirossi, il primo giunto 7°, il secondo 15°, entrambi sofferenti per la botta di Montmeló.

Colin ci è riuscito fino a pochi metri dal traguardo ma ha buttato via la vittoria due volte. Sempre in testa dall’inizio, a due giri dalla fine è stato infilato da Hayden. Poi ha tenuto duro, ha rimontato il piccolo svantaggio e nell’ultimo giro è tornato davanti. Sembrava il colpo decisivo e l’ennesima prova che Hayden non è un pilota in grado di ammazzare una gara nel momento topico. Ma proprio quando serviva, Nicky ha attaccato a poche curve dalla fine, sono usciti entrambi di traiettoria e la peggio l’ha avuta Edwards che è finito per terra a 100 metri dalla vittoria.

Ha avuto ragione Nicky quindi, come ragione gli dà la classifica in cui ora ha 42 punti di vantaggio sul compagno di squadra Daniel Pedrosa, oggi terzo dietro a Shinya Nakano. E gli danno pure ragione il calendario e l’aritmetica. Con 42 punti a 9 GP dalla fine ha la possibilità concreta di gestire le corse cercando di affondare il colpo non appena possibile. Soprattutto a Laguna Seca, il posto che conosce meglio e dove l'anno scorso ha dato paga a tutti, pure a un Rossi sano come un pesce.

La sua Honda è fortissima, gli avversari si stanno leccando le ferite e dovranno farlo in fretta perché domenica prossima si correrà subito, per la precisione a Donington. “Quick Nick” non ha alcuna colpa delle sfortune altrui e si sta meritando la leadership con tanta costanza. A lui il compito di vincere ancora per aumentare i consensi della critica nei suoi confronti.