Ferrari: "Ora ce la giochiamo"

Alonso: "Da Spa andremo meglio, se sviluppiamo la vettura lotteremo per il titolo".

2 agosto luglio 2010. - 47, 34, 20: sono i numeri che potete giocare al lotto sulla ruota di...Oviedo. Rappresentano, infatti, l'assottigliamento del distacco dello spagnolo Alonso dalla vetta del Mondiale di F.1. nelle ultime tre gare. Uscito a pezzi, e a secco di punti, dalla trasferta di Silverstone, teatro della discussa penalizzazione per il sorpasso sull'erba a Kubica e la mancata immediata riconsegna della posizione, il pilota della Ferrari era scivolato a - 47 dal leader del Mondiale, Lewis Hamilton. Piegato dalle circostanze, ma non nel morale, si è presentato a Hockenheim la settimana scorsa spargendo un ottimismo - "credo ancora nel titolo" - suffragato da una bella vittoria che lo ha portato a - 34 dal pilota della McLaren. Nell'ultimo week-end, poi, un altro importante colpo di reni verso il traguardo: il secondo posto in Ungheria, che complice il ritiro di Hamilton, ha fatto balzare Fernando a -20 dalla vetta del Mondiale, dove c'è stato il passaggio di testimone fra l'inglese e il sorprendente Webber.

Risultato importante — "Questo è un risultato molto importante - ha detto Alonso -, ho fatto un’ottima partenza, riuscendo prima a passare Webber e poi ad affiancare Vettel, ma poi non avevamo la velocità per stargli dietro. Alla fine non è stato facile stare oltre trenta giri con Vettel alle spalle: aveva una macchina nettamente più veloce della mia ma, fortunatamente, questo tracciato non offre punti per i sorpassi, eccezion fatta per la prima curva". Al di là delle circostanze che l'hanno aiutato, Fernando è ottimista, anche se sottolinea che per colmare il gap con la Red Bull serviranno dei progressi della rossa. "È chiaro che dobbiamo migliorare la nostra macchina se vogliamo avere delle chance di vittoria nel Mondiale - ha detto Fernando -: in Ungheria la Red Bull era imbattibile e la McLaren tornerà fortissima già a Spa e a Monza, dove ci sono lunghi rettilinei congeniali alla sua macchina. Ma noi in Belgio avremo dei miglioramenti e sono certo che andremo meglio: se saremo bravi a sviluppare la vettura lotteremo per il Mondiale. La cosa importante era di finire bene prima della pausa estiva. Il finale del campionato sarà interessantissimo, con cinque piloti racchiusi in 20 punti.”

Classifica più corta — Sulla stessa lunghezza d'onda è il responsabile della Gestione Sportiva Ferrari, Stefano Domenicali: "Sono soddisfatto per il secondo e quarto posto, anche se adesso, dopo la pausa, inizierà un intenso periodo di lavoro - ha detto -. Per noi era importante accorciare la classifica e ci siamo riusciti: adesso siamo tutti lì, non dobbiamo mollare la presa, il campionato è lungo e possono succedere tante cose, sono felice per i nostri fifosi". Poi una dedica sfumata: "Sarebbe stato bello poter dedicare a Lupo Montezemolo una vittoria ma non è stato possibile perché la Red Bull era più forte di noi: Fernando è stato straordinario nel tenere testa a Vettel per 30 giri pur con una macchina inferiore come prestazione, ma siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare, e che pure la McLaren tornerà ai massimi livelli. Noi dobbiamo rimanere concentrati, cercando di sfruttare ogni opportunità e spingendo forte sullo sviluppo della F10".

Il bilancio delle occasioni — Giusto essere ottimisti in casa Ferrari, che per la prima volta in stagione ha mandado per due GP di fila Alonso sul podio e che in otto giorni ha più che dimezzato le distanze dalla vetta, ma non si deve dimenticare che il distacco in pista dalla Red Bull, almeno in Ungheria, è stato imbarazzante: 1,2 secondi in qualifica, 8 decimi in gara nei giri più veloci, senza considerare l'inarrivabile ritmo che Vettel e Webber hanno mantenuto per tutta la gara. Alonso ha parlato di "un grande credito con la fortuna e di un primo, anche se parziale, rimborso" e Domenicali ha sottolineato che "bisognerà sfruttare ogni opportunità" e questa è la chiave imprescindibile della stategia Ferrari da qui a fine stagione: far progredire la vettura, cosa essenziale, ma anche essere perfetta nel cogliere le occasioni. Il piatto della bilancia dei rimpianti stagionali - la qualifica in Malesia, la partenza anticipata di Alonso in Cina, il suo botto in prova a Montecarlo e le incertezze del Canada, più i pasticci di Valencia (safety car) e Silverstone (sorpasso Kubica e penalità) - è ancora più pesante di quello dei "bonus" ricevuti nella forma del guasto di Vettel in Bahrain, del cedimento di Hamilton in Spagna e del drive through sempre di Vettel in Ungheria. Alonso sa di aver lasciato per strada molti punti, ma ha fiducia in una vettura in ascesa, è quinto nel Mondiale - e lo sarebbe anche con i vecchi punteggi, applicando i quali, invece sarebbe in testa ancora Hamilton - e davanti ha due coppie di compagni di squadra, Webber-Vettel, Hamilton-Button, che potrebbero togliersi punti a vicenda, soprattutto in casa Red Bull. A Maranello devono metterlo in condizione di lottare, almeno, sempre per prima fila in qualifica e per il podio in gara, pronti a sfruttare ogni chance, senza sbagliare più alcunché: può darsi, poi, che, nella corsa all'iride, i primi nemici in pista dello spagnolo, divengano i suoi migliori alleati.

 

(Gazzeta - Massimo Brizzi)

Share