Sergio Pérez in pista ieri a Montmeló.
 

21 febbraio 2013 - E l’ultimo giorno (di Fernando Alonso) arrivò il guizzo. Non conta nulla, ma dà comunque una bella sensazione lasciare la pista con il secondo miglior tempo, 1’21’’875, quasi uguale a quello fatto registrare dal messicano Sergio Pérez su McLaren il giorno prima (1’21’’848). Non appena ha montato le gomme soft, la Ferrari ha mostrato di poter girare sugli stessi tempi delle due principali rivali, McLaren e Red Bull. Poi, come sempre, vale il solito ritornello: è impossibile paragonare le differenti prestazioni perché non si sa con quali carichi di benzina girano i team. Ma l’impressione è che, con quelle specifiche gomme, la F138 funzioni. Piuttosto, pare che sia più indietro con la versione più hard degli pneumatici. Domani tocca a Felipe Massa tornare alla guida (pioggia, prevista, permettendo).
 

Fernando Alonso sulla F138 durante le prove di oggi.
 

FERITOIE E ALTRE DIAVOLERIE - Grande curiosità continua a destare il buco sotto la scocca della F138 che si è scoperto nell’ultimo giorno di test a Jerez. La soluzione è stata usata in tutti questi tre giorni. Gli osservatori ancora non hanno esattamente capito a cosa serva, se deve “solo” raffreddare la centralina elettronica o se nasconde anche una funzione aerodinamica. L’altra trovata tecnica che i fotografi si sono affannati a immortalare ieri è stato il “periscopio” presentato dalla Sauber (a proposito, Hulkenberg è stato il secondo più veloce di giornata, in 1’22’’160): in sostanza il marchingegno dovrebbe servire per far stallare l’ala posteriore, come il doppio Drs dell’anno scorso inventato dalla Mercedes.

SIMULAZIONI - La maggior parte dei piloti ieri si è concentrata in simulazioni di Gp. Grosjean ha percorso tutti e 66 i giri della gara con quattro pit stop: in tutto è quello che ha fatto percorrere più chilometri alla sua Lotus (119 giri, oltre 500 km), che si candida al ruolo di outsider. Stesso lavoro per Webber, che ha sostituito Vettel sulla Red Bull (per lui nono tempo) e per i due piloti Williams, Maldonado e Bottas che si sono divisi la giornata.

PROVINO FORCE INDIA - Ma la situazione più bizzarra si vive in Force India, l’unica scuderia che ancora non ha deciso il secondo pilota. Il primo è Paul Di Resta, l’altro dovrebbe uscire da questi test, in una specie di provino stile X-factor. In pista oggi è tornato persino Adrian Sutil, già pilota della scuderia dal 2008 al 2011 e poi lasciato a casa. Anche perché, in una discoteca di Shanghai, in seguito a una lite, ha pensato bene di ferire al collo l’amministratore delegato della Genii Capital, Eric Lux, con un bicchiere di champagne. L’altro concorrente è Jules Bianchi, in macchina domani, che è il pupillo della Ferrari: fa parte dell’accademia del Cavallino, e a Maranello vorrebbero vedere come se la cava in F1, prima di farci dei pensierini per il futuro. Jules è più promettente, ma Sutil ha più sponsor.

 

(arianna ravelli / corriere.it / puntodincontro / traduzione allo spagnolo di massimo barzizza)

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El mexicano Sergio Pérez al volante de su McLaren durante las pruebas de ayer.
 

21 de febrero de 2013 - En el último día (de Fernando Alonso) se realizó la hazaña. No significa nada, pero aun así deja buen sabor de boca irse con el segundo mejor tiempo, 1'21'' 875, casi el mismo que el registrado por el mexicano Sergio Pérez de McLaren el día anterior (1'21'' 848). Al montar los neumáticos blandos, Ferrari demostró ser capaz de girar con un ritmo similar al de sus dos principales rivales, McLaren y Red Bull. Y, como siempre, hay que recordar que es imposible comparar rendimientos, porque no se sabe con qué carga de combustible salen a probar los equipos. Pero la impresión es que, con esos neumáticos, la F138 parece competitiva. Sin embargo, da la impresión de ser inferior con neumáticos más duros. Mañana le toca a Felipe Massa, si la lluvia lo permite.
 

Fernando Alonso con el Ferrari F138 durante las pruebas del día de hoy.

 

(arianna ravelli / corriere.it / puntodincontro / traduzione allo spagnolo di massimo barzizza)