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Nani e Luisa, insieme per sempre Remo'sPrinselAsiagoAmbasciata d'Italia in Messico

4 aprile 2020 (ore 14:59) - Il Corriere della Sera di oggi ha pubblicato il seguente articolo di Stefania Chiale:

Il virus se li è portati via, a 24 ore di distanza l’uno dall’altra: i milanesi Adalberto (detto Nani) Cortesi e la sua Luisa, la contessa Sormani Andreani Verri.

Se ne sono andati insieme, come non potendo sopravvivere alla rispettiva mancanza, tra le braccia di infermieri alla cui formazione hanno contribuito per anni.

La biografia di Nani Cortesi, 90 anni, s’intreccia infatti con i protagonisti silenziosi e instancabili dell’emergenza sanitaria in corso. Nato nel 1930 a Milano, fu uno dei giovani ingegneri ad accompagnare Agostino Rocca nella fondazione del Gruppo Techint, e tra i primi rappresentanti della compagnia in Messico.

Ingegnere, consulente, dirigente d’azienda, ma soprattutto filantropo.

«Sento di dover offrire il mio aiuto a coloro che hanno ricevuto molto meno di quanto ho ricevuto io», diceva. E decise di offrirlo in particolare agli studenti meno abbienti, partecipando allo sviluppo di Humanitas University (il Gruppo Techint è attivo in ambito sanitario con il Gruppo Humanitas) e contribuendo personalmente alla formazione dei giovani infermieri.

Cortesi ha finanziato negli anni molte borse di studio in questo corso di laurea. «È stata una figura importantissima per noi, un grande amico» —dice al Corriere il rettore dell’hunimed Marco Montorsi— «aa permesso a moltissimi studenti meritevoli, ma con problemi di reddito, di proseguire gli studi, concentrandosi su un corso di laurea specifico, contro un retaggio del passato che tende a mettere in secondo piano il ruolo degli infermieri. Questi giorni ci insegnano ancora una volta quanto invece siano la spina dorsale del sistema sanitario».

Cortesi chiedeva agli studenti di considerarlo «come un nonno», ricorda Marta Tacchini, infermiera di Humanitas: «Ci diceva sempre “Fatelo al meglio delle vostre possibilità”. Se oggi sono qui, a combattere in prima linea, è anche per merito suo».

(stefania chiale / corriere.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)

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