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AVSI firma accordi con rifugi per migranti

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9 ottobre 2020 (ore 1:18) - Durante la gravidanza, Karina —di 24 anni— ha lasciato l'Honduras in cerca di un futuro migliore con suo marito e due figli, un bambino di 5 anni e una bambina di 2 anni.

A febbraio di quest'anno sono giunti al rifugio FM4 Paso Libre dello stato di Jalisco, dove hanno iniziato il processo per richiedere protezione. Oggi la loro figlia più piccola ha due mesi e la famiglia continua ad attendere una risposta dalle autorità messicane.

Il figlio maggiore di Karina è stato iscritto a scuola, ma non può frequentare le lezioni a causa della pandemia. La famiglia non possiede un televisore e non ha accesso a internet, per cui il bambino non può neanche seguire i programmi educativi di Aprende en Casa, il sistema disegnato dal governo messicano per evitare la sospensione dell'anno scolastico durante il confinamento.

La famiglia di Karina

Il figlio e le figlie di Karina, come molti altri giovani migranti in situazioni simili, sono tra i beneficiari del progetto Inclusión Digna, amministrato dall'organizzazione no profit italiana AVSI con interventi che vengono realizzati anche attraverso accordi di collaborazione con enti locali.

Rossana Stanchi, rappresentante di AVSI in Messico, ha firmato alcuni giorni fa due di queste intese con padre Alberto Ruiz Pérez —per conto di Albergue El Refugio— e padre Alejandro Solalinde, di Hermanos en el Camino.

Firma dell'accordo con padre Alejandro Solalinde

L'iniziativa mira, con il sostegno finanziario dell'Unione Europea, a portare beneficio a circa 500 bambini e adolescenti.

Gli accordi prevedono assistenza tecnica ai centri di accoglienza per la formulazione e l'attuazione di modelli di sostegno alternativo ed educativo per bimbi, bimbe e adolescenti accompagnati e non accompagnati, nonché attività di formazione rivolte ai funzionari dei rifugi per migliorarne la capacità di gestione, il monitoraggio, la raccolta dati e la qualità dell'assistenza ai giovani migranti.

I rifugi saranno forniti, inoltre, di materiale educativo di base e —in risposta all'attuale contingenza sanitaria— per tre mesi verranno donate dispense alle famiglie dei migranti rifugiati e prodotti per la pulizia ai rifugi. Saranno rivisti i protocolli di emergenza e si preparerà un piano di continuità post-contingenza.

(puntodincontro.mx)

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