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ITALIANI IN MESSICO | |||
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24 maggio 2020 (ore 19:48) - Venerdì 22 maggio il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha annunciato la prossima riapertura della stagione di pascolo estivo nelle zone produttrici dell’omonimo altopiano e nei territori montani della Provincia di Trento. Nonostante la grave incertezza del momento, malghesi e caseifici di montagna hanno scelto di continuare a svolgere la loro importante funzione di custodia ambientale e di promuovere i valori culturali e storici che rendono unico questo territorio dell'Italia settentrionale. Qui —ha sottolineato il presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni— «la produzione di Asiago DOP è un importante presidio degli aspetti ambientali e paesaggistici della montagna». «Lavoriamo» —ha aggiunto— «per mantenere viva la produzione dell’alpeggio estivo e diffondere la sua conoscenza in Italia e all’estero». E, senza nessun dubbio, in Messico lo sforzo di promozione ha dato i suoi frutti. «Sono delegato del Consorzio in questo Paese dal 2018» —ha detto a Puntodincontro Davide Ronda— «e come si può vedere dalle cifre, grazie a tutte le attività svolte dalla mia agenzia, le importazioni si sono moltiplicate per 8 fino alla fine del 2019 e nel gennaio 2020 sono cresciute di nuovo del 135% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente».
Il momento è difficile, e il settore della ristorazione è uno dei più colpiti a livello mondiale. Ma Ronda non si arrende: «Stiamo regalando l'Asiago, sia quello pressato, sia lo stravecchio, ai ristoranti che creano 2 piatti nuovi e poi fanno una promozione con fotografie da utilizzare nelle reti sociali per il take away o per l’asporto. Si sono uniti in molti a questo progetto; per citarne solo alcuni: D’Amico, La Loggia, Seppia, Forno di Casa e il nuovo Fairchild». È instancabile, Davide, e lavora anche per far crescere altri canali di distribuzione: «L'Asiago è un formaggio straordinario che sta piacendo sempre di più» —ci spiega— «nel retail è già presente in Sam's Club, in City Market e, recentemente, in City Club». Ma anche dinanzi al pessimismo di chi prevede che i locali pubblici di ristoro potrebbero metterci anni a recuperarsi, Ronda non perde la fiducia, né l'entusiasmo: «Crede che quando tutto questo sarà finito, le importazioni torneranno ai livelli di prima dell'epidemia?», gli abbiamo chiesto. Non ha esitato nemmeno un secondo a rispondere: «Assolutamente sì. Il formaggio è buono e la gente non lo può dimenticare». (massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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