20 gennaio 2012 - La Banca Centrale Messicana prevede che la zona euro entrerà in recessione nei primi mesi del 2012. Le prospettive per l'attività economica mondiale continuano a peggiorare principalmente a causa dei problemi che prevalgono in Europa.

D'altra parte, per quanto riguarda l'economia statunitense —anche se le informazioni più recenti hanno accennato ad un miglioramento— i problemi strutturali e l'incertezza derivati dalla mancanza di accordi politici sono ancora presenti.

I problemi in Europa e negli Stati Uniti si tradurranno in una minore domanda di prodotti messicani dall'estero.

In questo senso, la Banca Centrale ha avvertito che sebbene la produzione nel Paese continui ad espandersi, si osserva un ritmo di crescita più lento a causa della domanda esterna in contrazione e ad alcuni componenti della domanda domestica. "Di conseguenza, l'output gap si sta riducendo ad un ritmo più lento del previsto. Inoltre, diversi indicatori del settore esterno e dei mercati lavorativi e del credito, rimangono al di sotto dei livelli desiderati".
 

(el universal / puntodincontro)

 

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20 de enero de 2012 - El Banco de México proyectó que la zona del euro entrará en recesión en la primera parte de 2012. Las perspectivas para la actividad económica mundial ha continuado deteriorándose como resultado, principalmente, de los problemas que prevalecen en Europa.

En cuanto a la economía de Estados Unidos, aun cuando la información más reciente ha mostrado una mejoría, siguen presentes los problemas estructurales y la incertidumbre derivada de la falta de acuerdos políticos.

Los problemas en Europa y Estados Unidos traerán como consecuencia una menor demanda de los productos mexicanos desde el extranjero.

En este sentido el banco central advierte que si bien la actividad productiva en el país continuó expandiéndose, lo ha hecho a un menor ritmo debido a la menor demanda externa así como a algunos componentes de la demanda interna.

"En consecuencia, la brecha del producto se ha venido cerrando a una velocidad menor a la prevista. Además, diversos indicadores de los mercados laboral y crediticio, así como del sector externo, siguen mostrando holgura".

 

(el universal / puntodincontro)