22 marzo 2011. Dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino ha aperto sabato scorso le sue porte per la visita ufficiale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ad accoglierlo il Presidente del Museo Giuseppe Alberto Zunino e il Direttore Rodolfo Gaffino Rossi e Lapo Elkann in pectore nuovo presidente del Museo insieme alle autorità locali.

Ad attendere il Presidente anche i designer più noti a livello internazionale: Chris Bangle, Aldo Brovarone, Walter De Silva, Leonardo Fioravanti, Enrico Fumia, Marcello Gandini, Giorgetto Giugiaro, Fabrizio Giugiaro, Flavio Manzoni, Paolo Pininfarina, Lorenzo Ramaciotti, Mike Robinson, Tom Tjaarda, Andrea Zagato.

All’ingresso del Museo il Presidente ha scoperto la targa che porta il nome dell’Avvocato Giovanni Agnelli al quale il Museo è ora dedicato e il busto di Carlo Biscaretti di Ruffia al quale è dedicato il Centro Congressi.
 

Il Presidente Napolitano e Sergio Marchionne al Museo.
 

Dopo la visita del Presidente della Repubblica, l’inaugurazione ufficiale nel pomeriggio e l’apertura al pubblico domenica mattina.

Tra sabato e domenica oltre 9 mila persone hanno visitato il rinnovato Museo.

Dalle 10 di domenica si sono formate code all’ingresso per poter accedere alle sale del nuovo allestimento museale creato da Francois Confino.

Molti i turisti stranieri, in particolare tedeschi, inglesi, francesi e asiatici e molti anche gli italiani, provenienti da diverse aree del Paese.

I soci del Veteran Car club di Torino uno dei più antichi sodalizi nazionali hanno festeggiato i 50 anni del Club visitando tra i primi il Museo.

Dal 20 marzo 2011 il Museo sarà aperto il lunedì dalle 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 21.

Il costo del biglietto è: intero 8 euro, ridotto 6 euro, scuole 2,50 euro.

«Siamo felici del grande riscontro di pubblico avuto in questi primi due giorni. – commenta il Direttore Gaffino – E’ un grande risultato che possiamo oggi condividere con la città. Torino si riappropria così di uno spazio che racconta un suo oggetto simbolo: l’automobile, traccia del passato e veicolo per il futuro. La nostra intenzione è quella di rivolgerci a un pubblico di ogni età e di diversa cultura, per raccontare la storia dell’automobile in maniera coinvolgente ed emozionale senza dimenticare la responsabilità civile e l’educazione dei giovani. Oggi abbiamo potuto constatare che il Museo piace a tutti, famiglie, giovani, curiosi e appassionati».

Il museo cambia il suo volto, ma soprattutto cambia la sua impostazione e la sua mission: non una semplice ristrutturazione architettonica ma un intervento che mira a posizionare in modo dinamico e interattivo la nuova realtà museale all’interno del cammino culturale italiano. Il suo aspetto, contemporaneo e avveniristico, è stato ideato e progettato dall’architetto Cino Zucchi e l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Confino, che a Torino ha allestito il Museo del Cinema. L’investimento complessivo del Museo ammonta a 33 milioni di euro, di cui 22 milioni destinati alla ristrutturazione dell’edificio e 11 milioni agli allestimenti interni. Gli spazi del Museo, sono quasi raddoppiati passando dagli 11.000 mq della struttura originale agli oltre 19.000 mq di quella attuale, raccontano la storia dell’automobile insieme alla storia di una cultura e di una società.

L’inaugurazione del Museo Nazionale dell’Automobile assume un’importanza ancor più significativa per Torino e per l’Italia: 150 anni fa veniva istituita nel capoluogo piemontese la prima capitale del neonato stato italiano, dove vi rimase fino al 1865.

51 anni fa nasceva il primo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che oggi riapre per essere il museo di tutti. Un’esperienza che racconta l’intero percorso dell’automobile, dalla produzione all’uso come mezzo di trasporto, diventato il simbolo del più importante settore produttivo e industriale nazionale. Torino capitale italiana dell’automobile: dall’industria al design, dalla progettazione all’ingegnerizzazione, dai centri di ricerca alla produzione.

Per il capoluogo piemontese l’automobile non è solo un fatto produttivo ma un fenomeno culturale e sociale valorizzato ed espresso nella trasformazione del Museo. Il Museo, vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere con quasi 200 automobili originali di 80 diverse marche dalle prime vetture a vapore del 1769 alle più recenti fino al 1996. All’esposizione museale si aggiungono uno spazio eventi, un centro congressi, un centro di documentazione oltre al centro didattico, al bookshop e alla caffetteria e ristorante.

La rinascita del Museo e il progetto di ristrutturazione
Nei 19.000 mq del nuovo Museo, l’interno e l’esterno si fondono in un unico progetto sinergico in cui le due parti si completano a vicenda. La ristrutturazione architettonica esterna è stata realizzata dall’ architetto Cino Zucchi, che tra gli altri progetti ha ridisegnato l’area Alfa Romeo-Portello a Milano, mentre l’allestimento interno è firmato dallo scenografo franco-svizzero François Confino, celebre per aver predisposto nel 1977 a Parigi la mostra inaugurale del Centre Pompidou e che a Torino ha già allestito il Museo del Cinema. Le scenografie del nuovo museo sono originali, supportate da un’illuminazione dinamica e da numerose proiezioni di filmati e documentari.

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22 de marzo 2011. - Después de cuatro años de trabajos de remodelación, el Museo Nacional del Automóvil de Turín abrió sus puertas el sábado para la visita oficial del presidente Giorgio Napolitano.

Lo recibieron el Presidente del Museo Giuseppe Alberto Zunino, el Director Rodolfo Rossi Gaffin y Lapo ElkannPresidente electo del Museo— junto con las autoridades locales.

Esperaron al mandatario también algunos designers famosos a nivel internacional: Chris Bangle, Aldo Brovarone, Walter De Silva, Leonardo Fioravanti, Enrico Fumia, Marcello Gandini, Giorgetto Giugiaro, Fabrizio Giugiaro, Flavio Manzoni, Paolo Pininfarina, Lorenzo Ramaciotti, Mike Robinson, Tom Tjaarda, Andrea Zagato.

En la entrada, Giorgio Napolitano reveló la placa que lleva el nombre de Giovanni Agnelli, a quien está dedicado el Museo y el busto de Carlos Biscaretti Ruffia a quien está dedicado el Centro de Convenciones.

Después de la visita del Presidente de la República, en la tarde tuvo lugar la ceremonia de inauguración oficial y la apertura al público se llevó a cabo el domingo por la mañana. Entre el sábado y el domingo más de 9000 personas visitaron el museo renovado: desde las 10 AM del domingo se formaron colas a la entrada para acceder a las salas del nuevo museo, diseñado por François Confino.

Asistieron muchos turistas extranjeros, especialmente alemanes, británicos, franceses y asiáticos. Muchos italianos vinieron de diferentes partes del país.

 

(gigi pellisier / puntodincontro)