ROMA, 5 Giugno. - Gli economisti, ai prossimi Mondiali di Germania, faranno il tifo per Italia. Perché porterebbe a un aumento dello 0,7 del Pil. In un Paese che di crescita ne vede pochina. Riequilibrando lo scenario globale.

La tesi è sostenuta dagli analisti dell'Abn Amro, ed è riportata dall'edizione odierna del Financial Times. Secondo i guru dell'economia una vittoria degli azzurri - ma anche dei padroni di casa - sarebbe auspicabile: crescerebbe il Pil, e salirebbero gli indici di borsa. E le ripercussioni positive si estenderebbero anche al sistema economico globale, riequilibrando gli scompensi generati dalle diverse velocità di crescita dei Paesi.

Così l'ideale - dicono Ruben van Leewen e Charles Kalshoven, autori della ricerca - sarebbe la vittoria di una nazione come Italia o Germania, che sono le economie più sofferenti rispetto a quelle degli altri grandi Paesi europei. Come nel 1982, quando la a vincere fu lo Stato più debole: l'Italia.

Intorno alla Coppa del Mondo, chiunque vinca, di soldi ne girano parecchi. Il Centro per le ricerche economiche di Londra stima intanto che i Mondiali portino ad un aumento dei consumi nelle nazioni interessate pari a ben 19 miliardi di euro. Per la sola Germania si prevede la creazione di 60mila posti di lavoro, con un effetto positivo sul Pil dello 0,3%. Ma anche le piccole spese in più, gli acquisti dei cittadini, gli spostamenti dei turisti per assistere alle partite, avranno il loro peso.

Un piccolo boom che sconfiggerà anche lo scontato assenteismo. Aumenti di spese e consumi promettono infatti di compensare l'inevitabile variabile che i tifosi - e di datori di lavoro - conoscono bene: la fuga repentina dal posto di lavoro per tornare a casa a guardare la partita.