Donadoni: "Tutto in volata"

È un girone equilibrato che si deciderà solo all'ultima giornata.

Donadoni dà un "cinque" ai suoi azzurri dopo la vittoria in Ucraina.13 settembre 2007 - La partita è alle spalle da qualche ora, ma Roberto Donadoni la vede scorrere ancora davanti agli occhi. All'aeroporto di Kiev il volo AZ 2003 che deve riportare l'Italia a casa, giornalisti compresi, è in forte ritardo. Il commissario tecnico azzurro martedì, nella scorbutica vigilia, aveva detto che di ultima spiaggia ne avrebbe parlato sull'aereo durante il viaggio di ritorno. Il disguido dell'Alitalia diventa così l'occasione migliore per scaricare subito tutta la tensione, dopo 72 ore di critiche feroci. Donadoni si concede in un angolo appartato dello scalo senza colpi di fioretto, celando la sua grande soddisfazione, perché "la partita dell'ultima spiaggia sarà la prossima".

SCELTE PRECISE - Il sentirsi sotto accusa, insomma, è stato metabolizzato dal c.t. nel modo migliore, rafforzando le sue convinzioni. "Abbiamo sofferto, ma siamo riusciti a vincere anche grazie a questo - spiega -. L'Ucraina ha giocato fino in fondo a grande ritmo; correvano come dannati; noi siamo stati bravi a imporre la nostra forza. Non posso che applaudire i miei ragazzi". Ha ovviamente sorpreso la decisione di spedire Alessandro Del Piero in tribuna. Un tema che si riproporrà in settimana con i suoi inevitabili strascichi. "Così vi ho dato lo spunto", ironizza il c.t.. Ma Donadoni approfondisce: "Non è una bocciatura; Ale aveva speso molto contro la Francia e avevo bisogno di forze fresche. Purtroppo in simili occasioni e con un tipo di gioco occorre prendere decisioni dolorose, ma ripeto, non è stata una bocciatura".

ORA LA GEORGIA - Il tecnico non cerca gloria, ma esalta la prestazione della squadra. "Mi hanno colpito la voglia e la volontà di vincere questa partita; la cosa più positiva in assoluto di questa trasferta". E come di consueto guarda avanti senza farsi influenzare dagli avvenimenti. E dalla Scozia, che sbanca clamorosamente Parigi e balza al comando del girone. Nessun problema: "Non cambia proprio nulla con la vittoria dei britannici. Siamo tutti lì. Per assurdo anche l'Ucraina, che ovviamente deve fare dodici punti nelle prossime quattro partite". E non parlategli degli scozzesi: "Adesso esiste solo la Georgia", taglia corto.

NESSUN RIMPIANTO - Girone di ferro, come aveva sottolineato all'inizio della sua avventura in azzurro: "Lo sapevamo bene anche prima, e la vittoria della Scozia è la conferma. E' un girone equilibrato che si deciderà solo all'ultima giornata". Non ha rimpianti per quei due punti persi nell'esordio di Napoli contro la Lituania ed esalta il suo pragmatismo: "A che serve pensarci? Dobbiamo solo concentrarci su quelli che dobbiamo ottenere da oggi in poi". Ineccepibile, perché la vittoria della Scozia in Francia imporrà all'Italia solo la perfezione.

TORMENTONE - Ma ora si vuole godere questa vittoria; ricercata con decisioni precise e vincenti. Nel ripescare un impeccabile Panucci (che con Cannavaro squalificato sarà utile anche contro la Georgia); nel credere in Ambrosini, uomo-diga e assist. E in Di Natale, l'uomo della provvidenza, anche se, come dice il c.t., "i suoi gol sono frutto del lavoro della squadra". Una doppietta che ha allontanato lo spettro dell'ultima spiaggia, trasformato dallo stesso c.t. in un tormentone. Alle 2 e 45 italiane l'aereo finalmente decolla. La Nazionale di Donadoni forse ha preso il volo.