Crouch-Gerrard, l'Inghilterra va
Gli inglesi accedono agli ottavi battendo Trinidad per 2-0. Vittoria meritata ma molto sofferta perché maturata solo negli ultimi sette minuti.

 

NORIMBERGA (Germania), 15 giugno 2006 - Che fosse l’Inghilterra di David Beckham si sapeva, forse meno che fosse anche quella di Peter Crouch. La stella del Real Madrid ha illuminato come sempre il gioco coi suoi millimetrici lanci da ogni parte del campo. Ma la menzione d’onore va allo spilungone del Liverpool che oggi ha reso possibile la qualificazione agli ottavi già dopo la seconda giornata del gruppo B. Il 2-0 finale contro la sorprendente Trinidad & Tobago è arrivato infatti a sette minuti dalla fine grazie allo stacco vincente di questo giocatore che è soprattutto una scommessa vinta da Sven Goran Eriksson.

E’ vero che lo stesso Crouch ha sbagliato un gol clamoroso nel primo tempo. Ma lo stesso attaccante si è pienamente riscattato con il gol che ha aperto il bunker dei caraibici e una prestazione sempre intelligente. Non spreca palloni, si fa sempre trovare dove serve e spesso serve palloni invitanti per i compagni. Non ha una tecnica sopraffina, è chiaro. Però dà equilibrio alla sua squadra: bravo Eriksson ad aver creduto in lui a dispetto delle critiche.       

Per gli inglesi la partita è però stata dura. I bianchi hanno iniziato subito forte per poter poi gestire un eventuale vantaggio. Trinidad ha faticato molto a uscire dalla sua metacampo, ma quando lo ha fatto ha confermato che quanto di buono fatto con la Svezia non è stato un caso. L’Inghilterra ha cercato di sfondare il bunker soprattutto con lanci lunghi per Crouch e le sue sponde per gli inserimenti di Owen e Lampard. Uno schema alternato con i cross da destra di Beckham e da sinistra dei due Cole.

Il fortino dei caraibici ha però retto bene, tremando davvero solo nel finale di tempo. Prima è Lampard a calciare alto un ottimo assist di Owen. Poi è Crouch a far disperare i suoi tifosi: pescato solo a centro area da un pallone col contagiri di Beckham è riuscito a colpire fuori di destro al volo. Così dopo due errori macroscopici l’Inghilterra rischia di prendere il gol: al 45’ ci vuole un grande intervento difensivo di Terry che salva sulla linea un pallone diretto verso la porta da un colpo di testa di John.   

Nella ripresa il copione non è cambiato. Al 12’ Owen si è mangiato un gol di testa e un minuto dopo Eriksson ha deciso di levarlo per inserire l’attesissimo Rooney. La pressione inglese è aumentata ma col passare dei minuti la paura di non farcela pure. E quando al 33’ Crouch ha servito Lampard solo in area il gol è sembrato fatto. Palla nelle braccia di Hislop e urlo inglese strozzato. Meglio, rinviato al 38’: favoloso cross di Beckham, Crouch prende l’ascensore, batte il suo marcatore e segna di testa. Meritatissimo. Gerrard ha arrotondato con un fantastico sinistro dal limite dell’area. Avviso al Mondiale, l’Inghilterra sa vincere soffrendo.