Ljungberg al 90', delirio Svezia
Gli scandinavi battono il Paraguay 1-0 grazie alla rete allo scadere del centrocampista dell'Arsenal. Sudamericani eliminati, ai vichinghi basterà un punto con l'Inghilterra per passare agli ottavi.

 

BERLINO (Germania), 15 giugno 2006 -Ha vinto la squadra che lo ha voluto di più, e quindi il successo è da considerarsi meritato. La Svezia batte 1-0 il Paraguay con una capocciata incrociata di Ljungberg, centrocampista con la vocazione del gol, che trova per la 13ª volta con la maglia della nazionale. Il Paraguay è fuori dal Mondiale (non ha mai superato gli ottavi in sei partecipazioni), alla Svezia per passare il turno nel gruppo B basterà un punto contro l'Inghilterra, che sfiderà in un ipotetico spareggio per il primo posto. Resta in corsa Trinidad, che deve vincere con il Paraguay e sperare in un k.o. dei vichinghi.

PRIMO TEMPO - Ottimo avvio della Svezia, che parte con un ritmo indiavolato: un sinistro potente di Kallstrom viene deviato in angolo da Bobadilla. Ma rimane un lampo isolato: gli scandinavi fanno la partita, attaccano con lanci lunghi per la testa di Larsson e Ibrahimovic (non proprio un drago nel gioco aereo), e con qualche sporadica volata sugli esterni con Wilhelmsson e Ljungberg. Ma è più fumo che arrosto, non si va molto più in là di un possesso di palla discretamente sterile. Il Paraguay è ermetico e sornione: si chiude a riccio e prova, a dir la verità neanche più di tanto, a ripartire in contropiede con i talentuosi ma mai compiutamente espressi Santa Cruz e Valdez. Per vedere un cambio di ritmo bisogna aspettare che la palla finisca sui piedi di Kallstrom, trequartista dal tiro potente e dalla discreta visione di gioco appena acquistato dal Lione, il volto relativamente nuovo di una squadra che ha una fisionomica consolidata, o, se preferite, vecchia.

SECONDO TEMPO - Si riparte senza Ibrahimovic fermato da un guaio inguinale. Lo juventino, che durante le qualificazioni mondiali aveva segnato 8 reti in 10 partite, resta a secco. Al suo posto entra il modesto Allback, un'esperienza al Bari senza lasciare rimpianti. Le prime fiammate sono del Paraguay, con il guizzante Valdez, poi Larsson, che insegue un gol al Mondiale a distanza di 14 anni dal suo primo centro iridato a Usa 1994, accarezza una punizione a girare sulla quale Bobadilla si fa trovare pronto. La Svezia cresce, ma Allback, sciagurato, si mangia un gol fatto sbagliando il pallonetto solissimo davanti a Bobadilla: Caniza salva sulla linea. I sudamericani si giocano anche la carta Dante Lopez, attaccante del Genoa. La volontà di far male c'è, da entrambe le parti, ma le difese hanno la meglio sugli attacchi. L'uomo più pericoloso del Paraguay è il terzino sinistro Nunez, la dinamite nel mancino, e questo la dice lunga. La palla buona per la Svezia capita invece di nuovo sui piedi sbagliati: quelli di Allback, che sciupa ancora. Lo 0-0 sembra cosa fatta, ma Ljungberg indovina la capocciata giusta: è lui il volto della Svezia.