Donadoni: "Francia lontana"
E riapre le porte a Cassano

I 21 convocati si sono ritrovati a Milano in vista dell'amichevole di Budapest
Il ct snobba la polemica di Domenech: "Se sono agitati, fatti loro. Io penso all'Ungheria".

Roberto Donadoni.MILANO, 20 agosto 2007. - Archiviata la prima partita ufficiale della stagione, è tempo di Nazionale. I 21 convocati di Donadoni si sono ritrovati a Milano per la partita di mercoledì con l'Ungheria. Ci sono i neo-emigrati all'estero, come Luca Toni, che tornano in Italia e si emozionano. C'è soprattutto un ct che ha voglia di ben figurare, con un pensiero alla Francia e una carezza per l'esule Cassano che fa il suo ritorno in serie A.

La Francia è lontana. A venti giorni da Italia-Francia, la partita sembra già cominciata. Ma Roberto Donadoni non ci sta. "Se è già iniziata, lo è per loro, non per me - ha detto il ct azzurro.- Se loro sono agitati, fatti loro. Io adesso ho altre preoccupazioni, la mia partita è Ungheria-Italia e non devo dare risposte a Domenech. Il mio pensiero e rivolto al campo, tutto il resto è coreografia e business". Anche per questo Donadoni non è apparso felice della rinnovata polemica sulla testata di Zidane a Materazzi:"A distanza di un anno vedere che quell'episodio ha ancora tanta eco mi fa sorridere. La frase di Materazzi? Se esce il libro, lo leggeremo...".

Un feeling ritrovato. È appena tornato in Italia Antonio Cassano, ma non ha perso tempo. Una delle prime telefonate l'ha fatta proprio al ct azzurro, come racconta lui stesso. "Mi ha chiamato prima di arrivare alla Samp, mi ha fatto molto piacere" - ha detto Donadoni. Un Cassano diverso secondo il mister azzurro. "Ho trovato una persona che ha una buona disposizione, un ragazzo in cerca di un rapporto umano con me" ha spiegato il ct. "Insomma mi è sembrato uno che abbia trovato con chi confidarsi, con chi parlare non solo di questioni professionali ma anche personali". Un feeling ritrovato che rilancia la candidatura del barese per gli Europei:"Dipende da lui - ha detto Donadoni -. Mi auguro che questa per lui sia la volta della definitiva esplosione: l'ha capito anche lui, il tempo passa per tutti".

Convocazioni e lamentele. Dopo aver riaperto le porte a Cassano, il ct azzurro ha parlato di chi non è stato convocato, da De Rossi a Gilardino. "De Rossi ha fatto ieri la prima partita, tutti quelli che non ci sono rispetto all'ultima gara, compresi Perrotta e Camoranesi, - ha detto Donadoni - sono assenti perché in ritardo di condizione. Gilardino? Sa benissimo perchè non è qui, sta ancora recuperando da un infortunio". E a chi gli chiedeva se qualche club si è lamentato per le convocazioni di alcuni giocatori, Donadoni ha risposto: "Sono soltanto sensazioni. Se qualcuno si deve lamentare, deve farlo con me, ma non è successo".

Il ritorno dell'emigrante. In Germania è già una star, ma tornare in Italia per indossare la maglia azzurra è sempre un'emozione. Non nasconde la sua gioia Luca Toni: "Tornare in Italia è sicuramente piacevole" ha detto il centravanti azzurro. "Sono arrivato ieri e sono andato a trovare i miei genitori. Adesso sono venuto qua e sono contento di essere in Nazionale". Un filo, quello con la maglia azzurra che non si è interrotto con il trasferimento al Bayern di Monaco: "Non avevo paura perché sapevo che il mister mi avrebbe seguito. Quindi cercherò di fare bene, di fare gol e poi il mister farà le sue scelte". D'altronde in Nazionale devono andare i migliori. Così la pensa anche Fabio Quagliarella, commentando i presunti malumori dell'entourage rossonero per le convocazioni di Donadoni. Il ct azzurro non ha risparmiato i pezzi migliori della squadra di Ancelotti in vista dell'impegno di Supercoppa Europea con il Siviglia. Una scelta condivisa da Quagliarella:"Nel Milan ci sono tanti giocatori importanti - ha detto l'attaccante friulano-. Il mister fa le sue scelte ed è giusto che convochi i giocatori migliori".

 

(La Repubblica.it)