Bufera Calcio
I fatti di oggi

MILANO, 3 giugno 2006

15.29 - "Questo sistema non l'ha creato Luciano Moggi. Funzionava così da sempre": questa l'opinione dell'ex allenatore dell'Empoli Mario Somma che ha parlato a un'emitettente radiofonica. "Rispetto Moggi, l'uomo e l'addetto ai lavori, che è stato un grande ed è un grande essendo al vertice in questo mondo per 20 anni. Il sistema è stato sempre questo, nessuno si è inventato niente, chi si è succeduto al potere nel corso degli anni lo ha utilizzato. Io non mi scandalizzo. Non mi si è mai avvicinato qualcuno per dire bisogna vincere o bisogna perdere, non ho mai visto uno dei miei ragazzi fare uso di sostanze strane. Per me lo spogliatoio e il rettangolo di gioco sono sani. Se poi una persona ha sbagliato ci può anche stare, ma non è il mondo del calcio. Oltretutto potrebbe anche essere un episodio e comunque una partita non incide più di tanto in un campionato intero. Quando si gioca tra pari livello magari non ci sono intrusioni, per il resto l'Empoli con la Juventus perderà sempre, per un errore arbitrale o solo sul piano tecnico". Somma ribalta anche l'aspetto delle ammonizioni pilotate dei diffidati: "Chi me lo dice che invece non sono proprio io a dire 'Ragazzi facciamoci ammonire, tanto con la Juventus la perdiamo comunque e poi siamo tutti a disposizione per la successiva partita, magari contro una diretta concorrente'. Come vedete tutte le medaglie hanno un'altra faccia".

14.04 - I verbali di interrogatorio di Fabio Cannavaro e David Trezeguet sono stati secretati, come avviene di sovente per i testimoni sentiti sul caso Gea, dai pubblici ministeri Maria Cristina Palaia e Luca Palamara. Nessuna dichiarazione da parte dei due magistrati i quali si sono limitati a dire di aver chiarito con i due calciatori della Juventus gli aspetti che interessavano loro. Secondo un'informativa dei carabinieri il capitano della Nazionale è inserito nell'elenco dei calciatori controllati dalla Gea, ma il suo procuratore Gaetano Fedele non fa parte, ufficialmente, di quella associazione.
 

13.51 - Niente battute, domande o risposte sul calcio scandalo, oggi, da parte di Adriano Galliani a Villasimius. Il vicepresidente del Milan ha messo in chiaro che oggi voleva fermamente parlare solo di calcio, ma circa quanto ha detto ieri sulla Juventus ha voluto rimarcare: "Oggi sono ancora più convinto di ieri di quello che ho detto". Quindi, niente ripensamenti, niente passi indietro, la guerra tra Milan e Juve, aperta dall' inchiesta sul calcio, rimane totale. In un incontro con la stampa Galliani ha quindi discusso di vari temi che riguardano il Milan di oggi e del prossimo futuro, e in particolare ha detto che, per il dopo-Shevchenko, avrebbe avuto un grande sogno, quello di portare Thierry Henry al Milan: il campione francese dell' Arsenal era sul punto di dire sì, ma dopo la sconfitta nella finale di Champions, visto il dolore dei tifosi inglesi, non se l'è sentita di lasciarli. Galliani ha molto apprezzato il gesto di Henry. Il Milan resterà quindi sul mercato alla ricerca di un big, ma - ha precisato Galliani - "non cercheremo un big a tutti i costi. Se troveremo il giocatore giusto bene, altrimenti punteremo sull' ottimo organico d' attacco che abbiamo già".

13.45 - Si è conclusa dopo circa due ore l'audizione di David Trezeguet davanti ai Pm romani che indagano sulla Gea. "È andato tutto bene" sono state le uniche parole pronunciate dall'attaccante della Juventus, uscendo dalla stanza dei pubblici ministeri. Trezeguet era arrivato appositamente a Roma con un volo partito da Parigi in mattinata e atterrato a Ciampino poco dopo le 10.

12.58 - "Non so da chi possa essere uscita la notizia, comunque è vera". Il procuratore capo di Torino, Marcello Maddalena, conferma l'indiscrezione secondo cui i suoi uffici hanno chiesto di riaprire l'inchiesta sulle designazioni arbitrali, archiviata la scorsa estate, da cui proviene buona parte delle intercettazioni telefoniche che hanno gettato nel caos il mondo del calcio. Secondo quanto si è appreso, la procura torinese ha formalizzato la volontà di riprendere le indagini dopo aver ricevuto gli atti dell' inchiesta di Napoli. I documenti conterrebbero infatti elementi utili a rivedere l'archiviazione decisa a suo tempo perchè, nonostante lo "scenario inquietante", come definito dallo stesso Maddalena, le prove non consentivano di ritenere che vi fossero state frodi sportive. Se dall'ufficio del gip arriverà il via libera, i principali capi d'imputazione della nuova inchiesta saranno due: associazione per delinquere e frode sportiva.

12.00 - "È stato un incontro molto cordiale e tranquillo. Cannavaro ha risposto a tutte le domande che gli sono state fatte". Lo ha dichiarato l'avvocato Giovanni Andrea Anfora, uno dei legali dello studio Chiusano che ha accompagnato oggi il giocatori della Nazionale all'incontro con i magistrati che indagano sul caso Gea. Secondo quanto si è appreso, nel corso dell'audizione, durata poco meno di due ore, si sarebbe prevalentemente parlato delle modalità del passaggio del calciatore dall'Inter alla Juventus nel 2004

11.43 - "Non so che dire, è troppo presto per parlarne". David Trezeguet non si sbilancia sul suo futuro alla Juve. L'attaccante francese, a Roma per essere ascoltato dai pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia nell'ambito dell'inchiesta sulla Gea, preferisce prendere tempo: "Bisogna aspettare e vedere cosa succederà. Le intercettazioni? Aspettiamo e vediamo che succede" si limita a dire. Poi una battuta sui Mondiali. "Dipende tutto da come ci arrivano le squadre fisicamente. Noi della Francia stiamo bene, non posso dire dove arriveremo ma, ripeto, stiamo bene fisicamente".

11.27 - "Adesso vado dalla mia famiglia e poi al mare. Di calcio ne parliamo a partire da lunedì. Alla fine i magistrati erano soddisfatti, ho risposto a tutto e mi hanno detto che non mi chiameranno per ascoltarmi ancora". Fabio Cannavaro si dice "contento" di come è andata la sua audizione alla Procura di Roma. "È durata un'ora - tiene a precisare - ho chiarito ogni dubbio dei magistrati, loro mi hanno raccomandato solo una cosa, di non parlare degli argomenti affrontati oggi. Ora chiudo il telefonino e me ne vado al mare con la famiglia. Ne ho proprio voglia". Cannavaro era accomapgnato da due avvocati dello studio Chiusano di Roma e da un terzo dello studio di Torino e ha lasciato piazzale Clodio alle 11.20. Nel frattempo è cominciato l'interrogatorio di David Trezeguet, il quale sarà ascoltato in merito ai suoi rapporti con l'ex procuratore Antonio Caliendo.

9.32 - Fabio Cannavaro è arrivato a Piazzale Clodio poco prima delle 9.30 per essere ascoltato, in qualità di testimone, nell'ambito dell'inchiesta sul presunto dominio esercitato fra la Gea nel mondo del calcio. L'audizione del difensore bianconero, citato come calciatore Gea (anche se non risulta depositata la procura) nel rapporto stilato dal Nucleo operativo dei carabinieri di Roma, sarebbe legata a due intercettazioni telefoniche: una tra Luciano Moggi e il c.t. della Nazionale Marcello Lippi e un'altra tra Enrico Fedele, ex procuratore del calciatore, e lo stesso Moggi. In quest'ultima, in particolare, Fedele manifesta all'ex dg juventino il disappunto di Cannavaro per l'esclusione dalla Nazionale scesa in campo il 13 ottobre 2004 contro la Bielorussia a Parma. Moggi risponde a Fedele: "Ma chi se ne fotte, ma tanto chi glielo leva il posto da titolare in Nazionale, fino a che c'è il fiato nostro non ci sono problemi".