Bufera Calcio
I fatti di oggi

ROMA, 4 luglio 2006 - È iniziata all'Olimpico di Roma la terza udienza del maxiprocesso sportivo di primo grado per lo scandalo intercettazioni. Gli imputati per violazione degli articoli 1 e/o 6 del codice di giustizia sportiva sono in totale 30: 26 tra dirigenti, arbitri e guardalinee (Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Adriano Galliani, Leonardo Meani, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, Sandro Mencucci, Claudio Lotito, Cosimo Maria Ferri, Franco Carraro, Innocenzo Mazzini, Tullio Lanese, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, Gennaro Mazzei, Pietro Ingargiola, Paolo Bertini, Massimo De Santis, Paolo Dondarini, Fabrizio Babini, Domenico Messina, Gianluca Paparesta, Gianluca Rocchi, Pasquale Rodomonti, Paolo Tagliavento, Claudio Pugliesi) e 4 le società (Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio). Le sentenze della Caf sono previste tra il 7 e il 9 luglio. Toccherà poi alla Corte federale esaminare i ricorsi. Il tutto dovrà concludersi entro il 20 luglio.

9.59 - Stefano Palazzi ha cominciato la sua requisitoria nell'aula dell'Olimpico davanti alla Caf presieduta da Cesare Ruperto: il procuratore, che veste i panni dell'accusa, ha detto che già oggi formulerà le richieste di sanzioni per i 26 deferiti e i 4 club accusati. Si tratterà, come ha sottolineato Ruperto, di richieste provvisorie che potranno essere modificate nel corso del dibattimento, quando verranno ascoltati tutti i soggetti rinviati a giudizio.

9.55 - Il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha chiesto che l'istanza presentata da Scalise sia rigettata, perchè le dimissioni di Bergamo, assente in aula, non risultano accettate dalla Federcalcio. Ruperto si è riservato di decidere sulla questione alla prima sospensione dell'udienza. La parola è poi andata a Palazzi per la prevista relazione dell'accusa.

9.48 - Queste le motivazioni del legale di Paolo Bergamo, Gaetano Scalise, per motivare le dimissioni dell'ex designatore: "Presidente - ha detto Scalise rivolgendosi al presidente della Caf, Cesare Ruperto - questa decisione in parte, absit iniuria verbis, dipende dalla decisione che ha preso lei ieri, quando ha limitato di molto i diritti della difesa, quando tra l'altro ha respinto l'eccezione che noi e altre difese avevamo presentato sull'ammissibilità delle intercettazioni. Crediamo che Paolo Bergamo sia stato sottoposto a una gogna mediatica che va molto al di là di quanto accaduto. Riteniamo che in questo procedimento, come andremo a dimostrare in sede penale, manchi completamente la prova che Paolo Bergamo abbia in qualunque modo influito o cercato di influire sull'esito delle partite".

9.38 - Paolo Bergamo, ha comunicato il suo difensore Gaetano Scalise, stamattina si è dimesso restituendo la tessera: l'ex designatore arbitrale a questo punto sarà automaticamente precluso da ogni ruolo della Federcalcio. Scalise ha chiesto che Bergamo sia quindi estromesso dal processo.