Alonso, polemica continua
"Hamilton studia i miei dati"

Lo spagnolo campione del mondo accusa il team della McLaren
di favorire il compagno di squadra. "Condivide la mia telemetria"

INDIANAPOLIS, 17 giugno 2007. - Siamo alla telenovela: quello che sta succedendo in casa McLaren ricorda davvero quello che successe anni fa con Prost e Senna.

Le due vetture oggi al Gp di Usa partono infatti in prima fila, seguite dalle Ferrari, e sembra davvero che le loro siano le macchina da battere.

Eppure non c'è verso di vedere sfumare la polemica che aleggia sul team dopo le accuse del campione del mondo Fernando Alonso in merito a presunti favoritismi della scuderia nei confronti del suo compagno di squadra, l'anglo-caraibico Lews Hamilton.

La nuova puntata della telenovela? Questa: Alonso accusa Hamilton di (testuale) "studiare i miei dati e uno dei motivi per cui non mi sento a mio agio nel team è la condivisione della telemetria. Tutti i miei dati e anche quelli di Pedro sono disponibili per lui, e sono sicuro che rappresentano un aiuto".

Ovvio che la cosa rappresenti un aiuto ma va detto che anche Alonso può vedere la telemetria di Hamilton e che in un team in cui non ci sono ordini di scuderia il minimo che si possa fare è mettere davvero sullo stesso piano i due piloti.

Ma perché Alonso è così furioso? Cosa si nasconde dentro quei misterosi dati? Probabilmente qualcosa di grosso, che a nostro avviso dimostra in modo inequivocabile chi dei due va più forte. Va ricordato infatti che anche se oggi in F1 l'elettronica è limitatissima, ogni monoposto, ad ogni giro, quando passa davanti ai box scarica sui computer centrali qualcosa come 5 milioni di dati. E lì dentro c'è tutto: temperature, velocità centimetro per centimetro, carico aerodinamico, pressione sui pedali e - soprattutto - una cosa terribile: la registrazione dei giri motore. Ossia (tradotto) quanto un pilota riesce a spremere la macchina.

L'unica volta che chi scrive ebbe la fortuna di vedere i dati della telemetria di gara fu proprio all'epoca di Senna e Prost: il francese ebbe l'ardire di accusare la Honda (allora fornitrice dei motori alla McLaren) di dare un motore migliore alla macchina di Senna. Scoppiò l'inferno: i giapponesi, colti nell'orgoglio regalarono a tutti i giornalisti presenti in sala stampa la telemetria di gara. Un libro gigantesco di quasi 1000 pagine in cui si vedeva - purtroppo per Prost - che Senna riusciva a spalancare di più il gas e quindi a far volare la sua macchina: 100 giri più in un punto, 200 in un altro, e così via per tutto il tracciato. Una vera umiliazione per il francese, che dimostrò in modo inequivocabile che Senna non aveva un motore più potente, ma era un vero mostro nello sfruttare la potenza a disposizione.

Ora non vogliamo dire che Hamilton sia più forte di Alonso, però... E dovendo scommettere su cosa contiene la segretissima telemetria McLaren - alla luce del nervosismo di Alonso - secondo voi su cosa scommetteremmo?

 

(Repubblica.it)