Mondiale più lontano:
Ferrari, ora si cambia

A Magny Cours con una monoposto rivoluzionata.
Raikkonen: "Solo guai se non partiamo davanti"

18 giugno 2007. - La Ferrari è consapevole: non si nasconde dietro a qualche scusa, ammette che la McLaren sta volando, che al momento è impossibile non soltanto batterla ma anche raggiungerla. Ma gli uomini in rosso non hanno perso la fiducia, dopo sette gare, almeno hanno eliminato l’ombra minacciosa della BMW che in Canada aveva dato seri fastidi con Heidfeld. Le F2007 si sono dimostrate un po’ più competitive di quando non lo fossero state nelle ultime due gare, però Massa e Raikkonen hanno potuto lottare (anche fra loro) soltanto per il terzo e quarto posto.

«Siamo più vicini ai nostri rivali - ha spiegato il brasiliano, non proprio deluso, forse solo un po’ frustrato ma sicuramente preoccupato -. Ma non abbastanza. Ho disputato una gara non facile, anche perché questo circuito, essendo corto, non permette di allargare il gruppo. Si è quasi sempre con diverse vetture in fila. Così i sorpassi, salvo errori o differenze enormi di prestazione, sono impossibili. In ogni caso abbiamo migliorato leggermente. Nel finale Kimi era molto veloce, ho faticato davvero tanto per stargli davanti».

Fra i due compagni di squadra, tuttavia, non c’è stato in pista un duello feroce come quello fra Hamilton e Alonso. «Raikkonen spingeva forte, anche perchè aveva montato nel finale gomme morbide, mentre io avevo quelle più dure. Salire sul podio ovviamente fa sempre piacere, anche se vorrei stare qualche gradino più in alto. Questo succederà forse nelle prossime gare. A patto però di lavorare molto. La Ferrari ha la possibilità di farcela, questo è certo, ma non dobbiamo lasciarci demoralizzare. Abbiamo già fatto vedere di essere capaci di vincere».

Un’opinione, ovviamente, condivisa dal direttore sportivo Stefano Domenicali: «E’ chiaro che non siamo contenti del risultato finale perchè l’obiettivo della Ferrari era il primo posto. Sappiamo comunque che adesso dobbiamo fare progressi a trecentosessanta gradi: vettura, piloti, squadra. Tutti insieme. Purtroppo Raikkonen, pur essendo scattato bene al via, ha perso due posizioni alla prima curva e questo logicamente ha compromesso per lui un eventuale risultato migliore».

Il finlandese è apparso tranquillo, forse il meno preoccupato della Ferrari. «Continuiamo a perdere strada con la McLaren, ma almeno questa volta sul ritmo di gara eravamo competitivi. Il nostro problema è la qualificazione. Se non parti davanti, già metà del risultato è compromesso. Non c’è nulla da fare. Quando ho avuto pista libera ho potuto spingere al massimo, invece ho perso molto tempo nel traffico».

In effetti al primo pit-stop quando il vantaggio delle McLaren era ancora limitato, Hamilton è rientrato in pista con strada libera e Alonso si è trovato alle spalle di Trulli che lo ha tenuto dietro per un solo giro. Quando le soste sono toccate alle Ferrari, entrambi i piloti sono finiti in mezzo a un gruppo che si trovava nelle ultime posizioni e hanno perso il contatto con i primi.

«Il mio vero problema - ha aggiunto Raikkonen - è derivato da una scelta obbligata di gomme. Non avevo più a disposizione in set di quelle morbide nuove, per cui ho dovuto optare per quelle dure. Sono partito regolarmente, però alla prima curva ho dovuto cedere il passo a Heidfled e Kovalainen. Ho provato a ripassarli subito dopo, ma loro avevano pneumatici soffici ed erano più veloci. Soltanto quando mi sono trovato nella situazione opposta mi sono trovato avvantaggiato. Ma ormai era troppo tardi. Nel momento in cui ho raggiunto Massa avrei voluto superarlo, ma potevo farlo unicamente se lui avesse commesso un errore. In effetti ha sbagliato una volta, ma in un punto dove era imposssibile approfittarne. Comunque la squadra non ci ha dato ordini per i piazzamenti, ci ha solo chiesto via radio di non sfruttare troppo i motori con i quali dovremo gareggiare anche fra due settimane nel Gp di Francia a Magny Cours».

La Ferrari come la maggioranza delle altre squadre da domani effettuerà una serie di test a Silverstone. In pista subito Luca Badoer, poi mercoledì toccherà a Raikkonen e giovedì a Massa. Un programma intenso, perchè la squadra-prove dovrà collaudare numerose novità. A Maranello non si dorme e infatti sono previsti sviluppi in ogni settore: aerodinamica, motore (nel limite del possibile, visto il regolamento che non permette interventi strutturali), meccanica. Anche i rivali non staranno fermi, avrà la meglio chi riuscirà a progredire più in fretta.

 

(La Stampa.it)