Spy story, rabbia Ferrari
"Precedente molto grave"

La scuderia di Maranello attacca la sentenza emessa dalla Fia,
ma non è previsto un ricorso.

MARANELLO, 26 luglio 2007 - "E' un precedente molto grave". Così la Ferrari in un comunicato commenta l'assoluzione della McLaren da parte del Consiglio mondiale della Fia. Secondo la scuderia di Maranello, questa decisione, sebbene riconosca formalmente la colpevolezza della scuderia di Woking, "significa che il possesso, la conoscenza fino ai massimi vertici e l'utilizzo accertato da parte di una squadra di informazioni altamente confidenziali raccolte in maniera illecita e l'acquisizione di informazioni confidenziali nel corso di diversi mesi rappresentano una violazione non sanzionabile".

LA SENTENZA - Questo il testo del comunicato della scuderia di Maranello: "In base alla decisione odierna del Consiglio Mondiale della Fia: - la Vodafone McLaren Mercedes è stata giudicata responsabile di aver violato l'articolo 151c del Regolamento Sportivo della F1, e di aver quindi tenuto un "comportamento fraudolento o, comunque, pregiudizievole dell'interesse della competizione o dello sport automobilistico in generale"; - il Consiglio Mondiale ha tuttavia ritenuto che, in assenza di una prova certa di un utilizzo effettivo delle informazioni di proprietà della Ferrari sulla vettura Vodafone McLaren Mercedes che partecipa al campionato in corso, non era possibile infiggere una sanzione, salvo ulteriori evidenze".

IL COMUNICATO - "La Ferrari - continua il comunicato della scuderia - prende atto che la Vodafone McLaren Mercedes sia stata giudicata colpevole dal Consiglio Mondiale della Fia. Ritiene tuttavia che sia incomprensibile che, una volta accertata la violazione del principio fondamentale della lealtà sportiva, non sia una conseguenza logica ed inevitabile comminare una sanzione. La decisione odierna legittima comportamenti sleali in Formula 1 e crea un precedente molto grave. La decisione del Consiglio Mondiale significa infatti che il possesso, la conoscenza fino ai massimi vertici e l'utilizzo accertato da parte di una squadra di informazioni altamente confidenziali raccolte in maniera illecita e l'acquisizione di informazioni confidenziali nel corso di diversi mesi rappresentano una violazione non sanzionabile".

NIENTE RICORSO - "Va ricordato - infine - che il fatto che la Vodafone McLaren Mercedes fosse in possesso di tali informazioni è stato scoperto in maniera del tutto casuale e che, a difetto, la stessa squadra avrebbe continuato a disporne. Tutto ciò è tanto più grave in quanto avviene in una disciplina sportiva come la Formula in cui sono i dettagli a fare la differenza. La Ferrari giudica che tutto ciò sia fortemente pregiudizievole per la credibilità di questo sport. Proseguirà le azioni legali già in corso sul piano penale in Italia e su quello civile in Inghilterra".