Scumacher,
una nuova vita con la Ferrari

A Monza Schumacher saluta i tifosi della rossa: "Non ho ancora deciso che cosa farò, la squadra mi ha lasciato tempo per decidere".
Montezemolo: "Sarà un super assistente di Todt"

MONZA, 29 ottobre 2006 - "Cosa voglio fare in futuro? Domanda interessante, non lo so ancora di preciso, ma ora non voglio ancora definire il mio ruolo all'interno della Ferrari. Mi prenderò un periodo di pausa nei prossimi mesi e poi mi sará più chiaro cosa fare. La Ferrari mi ha lasciato libero di decidere e mi ha dato il tempo che voglio per prepararmi a quello che sarà il mio nuovo ruolo. I campi sono molti e ci sarà tempo per decidere". Michael Schumacher non è entrato nel merito di quello che sarà il suo ruolo in Ferrari. Il pilota tedesco vuole prendersi un periodo di stop per avere il tempo di riflettere.

"Gli ultimi anni sono stati molto intensi, tutto è stato sempre preparato nei minimi dettagli e forse adesso è arrivato il momento di fare una vita un po' diversa. Fino ad ora la mia vita non è ancora cambiata molto, il lavoro è stato sempre uguale, la routine sempre la stessa, ma le cose cambieranno a dicembre perché invece di iniziare la preparazione come al solito me la potrò prendere con più calma e prenderò coscienza che non sono più un pilota in attività".

Per lui si prospetta un ruolo comunque interessante. Lo ha confermato il presidente ferrarista Luca Montezemolo, anche lui presente a Monza alla festa d'addio per il tedesco: "Jean Todt amministratore delegato della Ferrari è un grande riconoscimento per il lavoro che ha svolto in questi anni alla Ferrari, significa essere responsabile di tutta l'azienda. E Michael, di fatto, farà un po' il super assistente di Todt. Oggi il sentimento prevalente è un insieme di nostalgia e tristezza per le emozioni che non ci darà più".

Dopo le parole spazio alle emozioni con un giro di pista con tanto di bandiera italiana per ringraziare i tifosi che gli hanno voluto bene: tutto per la gioia degli oltre 45mila sulle tribune. Felipe Massa ha detto: "Vedere tutta questa gente in un giorno senza il GP rende l'idea della grandezza di Michael. Il mio finale di stagione è stato così importante perché ho avuto in lui uno straordinario professore".