Capirossi scrive a Mellone

La lettera del nostro Direttore a Bruno Mellone in occasione delle dimissioni di quest'ultimo dal Consolato Onorario per il Nuevo León e Coahuila.

CITTÀ del MESSICO, 9 dicembre 2006.

 

Caro Bruno,

Ti ringrazio per la tua gentile lettera con la quale hai portato a mia conoscenza la tua decisione di porre fine alla tua Missione come Console d'Italia a Monterrey. Pur essendo già a conoscenza del fatto che ciò sarebbe accaduto entro il 2006, ti confesso che ho accolto la tua notizia con tristezza perché so benissimo che non sarà facile trovare una persona che ti possa sostituire con l'encomiabile efficienza da te dimostrata per un lungo periodo di 10 anni con grande enusiasmo, con generosa passione e con esemplare efficienza. Sono sicuro che la Comunità Italiana, e non solo i tuoi amici, sentiranno la mancanza di una persona generosa come te che tanto prestigio ha dato alla presenza italiana a Monterrey. Tutte le volte che ho avuto l'onore di essere tuo ospite a Monterrey ho avuto modo di ammirare la serietà del tuo lavoro e la schiettezza della tua sincera amicizia che ho sempre ricambiato di cuore.

Avrei voluto poterti aiutare di più specialmente per quanto riguarda la soluzione della difficile situazione dei rapporti esistenti fra i due Comitati della Dante Alighieri di Monterrey.

Ho cercato di far capire alla nostra Sede Centrale l'importanza del lavoro che svolge la Dante da te e da noi sostenuta ed appoggiata. Non perdo la speranza che "col tempo e con la paglia" maturino le nespole e anche Roma voglia riconoscere i meriti che tutti riconosciamo alla Dante che sono sicuro continuerai a seguire con la stessa generosità di sempre. GRAZIE, BRUNO. Grazie di cuore di quanto hai fatto e continuerai a fare.

So per esperienza personale che le persone che portano l'Italia nel cuore e nella mente come te e come me, non hanno bisogno di incarichi per servire la loro Patria.

Continueranno sempre a camminare per le strade del mondo per tenere in alto il nome e il prestigio dell'Italia in ogni momento della loro vita. Per noi è un obbligo morale. Un dovere.

Buon Natale a te e alla tua carissima Famiglia che ti è sempre stata vicino e che è stata importante per il successo della tua missione in questi dieci anni.

Grazie per le bellissime e importanti attività che hai svolto. Grazie per l'amicizia con cui mi sei stato vicino specialmente negli anni in cui sono stato Presidente della Dante e del Comites. So che la nostra amicizia non ha bisogno di essere sostenuta dall'importanza delle cariche disimpegnate ma da quella comunanza di valori e di propositi ai quali si riferiva Cicerone quando affermava "idem velle et idem  nolle haec vera amicitia est".

Con tutta la mia sincera amicizia e la mia propfonda riconoscenza ricevi un forte abbraccio
e tutta la mia stima.

 

Giovanni