Le presunte irregolarità
del voto all'estero
Al centro dei lavori della prima convention dei Padani nel mondo.

 

BRESCIA, 3 dicembre 2006. - L’annuncio dell’elaborazione di un testo modificativo della legge elettorale e la denuncia delle "irregolarità nella raccolta dei voti delle ripartizioni estere, che hanno penalizzato pesantemente le liste del centrodestra", sono stati espressi dai partecipanti alla prima convention dei Padani nel Mondo.

Indetta dalla Lega, la convention si è aperta giovedì scorso, 30 novembre, a Padenghe sul Garda (BS), sotto la presidenza del senatore Stefano Stefani, responsabile della Lega per i rapporti con le comunità italiane residente all’estero, e proseguirà sino ad oggi  (vedi aise del 29 novembre 2006 h.12.39).

I partecipanti alla convention hanno, innanzitutto, stigmatizzato, alla luce della loro esperienza di candidati per la Lega Nord Circoscrizione Estero alle elezioni politiche dell’aprile scorso, che "la mancanza di una vera rete di controlli nella raccolta ed elaborazione dei voti provenienti dall’estero" abbia "consentito evidenti abusi, che hanno reso possibile una vera e propria manipolazione del risultato finale".

In particolare, è stato messo sotto accusa il "meccanismo che ha consentito a soggetti terzi la raccolta e la consegna dei plichi contenenti le schede di votazione, senza che sugli stessi, per come invece avviene giustamente in Italia, sia stato attuato il necessario sistema di controllo".

"Da questo primo appuntamento con le comunità dei padani all’estero", ha commentato il senatore Stefani, "stiamo acquisendo la certezza di avere assistito, in occasione delle elezioni politiche, a una sequenza di abusi che non erano tollerabili prima e lo sono ancora di più oggi quando, con una azione politica spregiudicata ai limiti della scorrettezza, per come attestato dai magistrati di Roma, dal centrosinistra si sta cercando di accreditare l’immagine di un centrodestra pronto a ogni nefandezza pur di prevalere".

 

(aise)