BERKELEY (California), 7 marzo 2007. - Lutto nel mondo dell'enologia per la morte di Ernest Gallo, creatore del più grande impero vinicolo al mondo. Gallo, che avrebbe compiuto 98 anni il prossimo 18 marzo, di origini italiane, è deceduto martedì nella sua casa di Modesto, in California.

Storia da Film - La storia di Gallo sembra già costruita per un film di Hollywood. Suo padre era arrivato in California dal Piemonte e aveva impiantato una vigna a Modesto, una tranquilla cittadina della San Joaquin Valley, posto vocato come pochi per il vino, come il nativo Piemonte. Nell'agosto 1933 al termine dell'epoca del Proibizionismo, due mesi dopo l'omicidio-suicidio dei genitori, insieme al fratello Julio fondò la E.&J. Gallo Winery, che nel tempo è divenuta la più grande impresa vinicola del mondo. L'impresa nacque con un prestito di 5.900 dollari (di cui 5 mila dati dalla suocera di Ernest). Ma nessuno sapeva come vendere e commercializzare il vino. I due fratelli studiarono su un libretto pre-proibizionismo dell'Università della California che trovarono nella biblioteca pubblica di Modesto. Con i soldi i Gallo affittarono un edificio in rovina per fare il vino che vendevano a 50 centesimi al gallone (poco meno di 4 litri), a metà del prezzo di allora. Il primo anno l'impresa guadagnò 30 mila dollari, l'orario di lavoro dei due fratelli era di 18 ore al giorno, sette giorni alla settimana.

Vino buono a prezzi bassi - «Io e mio fratello Julio abbiamo lavorato per migliorare la qualità del vino californiano e per mettere sulle tavole degli americani un vino migliore a un prezzo accessibile», aveva detto Gallo in un'intervista per il suo 90mo compleanno. Nella società Ernest dirigeva le vendite, il marketing e la distribuzione. Julio, che morì nel 1993, faceva il vino. Gallo chiedeva ai suoi dipendenti una totale lealtà e faceva un punto di onore il fatto di stare lontano dalla mondanità e dai riflettori. Uno dei motivi di questa ritrosia, secondo chi lo conosceva bene, dipendeva proprio dalla fine tragica dei genitori. Il padre Giuseppe (Joe) nel giugno 1933 sparò e uccise la moglie Assunta (Susie) e poi si tolse a sua volta la vita, probabilmente a causa dei debiti che aveva contratto durante la Grande depressione del 1929. Ernest Gallo era uno degli uomini più ricchi d'America, inserito nella lista dei 400 «paperoni» della rivista «Forbes» con un patrimonio famigliare stimato in 1,3 miliardi di dollari (circa 1 miliardo di euro). Nella società lavorano più di 4.600 persone e i vini Gallo, con le loro 40 etichette, sono diffusi in 90 nazioni.

 

 

Da Corriere.it