Conferenza Giovani Italiani nel Mondo 10-12 dicembre
Una rete che divenga elemento fondante del raccordo fra le due realtà, quella nazionale e quella allestero, Afferma il segretario generale del CGIE Elio Carozza.

11 dicembre 2008. -  "Cari giovani, il CGIE vi saluta calorosamente e vi ringrazia per l'impegno che state mettendo a profitto nelle comunità italiane e nel nostro paese di origine.Prima di entrare nel vivo dei lavori di questa conferenza così fortemente voluta dal consiglio generale, desidero dedicare una parola di riflessione al contributo offerto comunque nel mondo dagli italiani nell'affermazione dei diritti dell'uomo"questo il saluto che il segretario generale del CGIE Elio Carozza rivolge alla platea di giovani delegati che stanno partecipando alla conferenza dei giovani italiani in corso di svolgimento alla Fao dal 10 al 12 dicembre.Un pensiero particolare il segretario generale lo riserva a tutti gli italiani che si sono impegnati nell'affermazione dei diritti dell'uomo affinché la dignità di ogni essere umano sia tutelata e salvaguardata. "Ai tanti italiani che individualmente e collettivamente hanno combattuto in diversi campi e settori perché la dignità della persona sia salvaguardata a cominciare dalla moratoria della pena di morte voluta fortemente dal nostro paese - continua il segretario Carozza. E permettetemi di ricordare, oggi, con particolare affetto quei giovani figli di italiani "scomparsi" nelle dittature in Argentina ed in Cile che, perdute le tracce delle proprie famiglie d'origine, stanno ritrovando - grazie alla pervicace impegno delle madri e nonne di "Plaza de Mayo" la strada delle loro origini e della loro identità".

Poi il segretario Carozza ringrazia ancora una volta i giovani italiani per la "responsabilità" che dimostrano "nei confronti delle migliaia - per meglio dire - milioni di coetanei italiani e di origine italiana nel mondo che attendono, dai lavori di questa Conferenza, gli esiti di una riflessione plurale per dare vita a quella rete dell'italianità' nel mondo a più riprese invocata e finora mai realizzata".

Poi protagonista indiscusso dell'intervento diventa il lavoro di rete come strumento fondamentale per la creazione di nuove sinergie sociali culturali, professionali e di volontariato. esperienze che fra l'altro sono sintesi di antichi e nuovi valori."Una rete - commenta il segretario generale Carozza - per intenderci, che divenga elemento fondante del raccordo fra le due realtà, quella nazionale e quella all'estero. Una rete che sia parte integrante del momento di crescita politica degli italiani, siano essi all'estero come in patria. Un momento di cui vi è estrema necessità !"

L'intervento si chiude con una panoramica degli impegni che il CGIE si è assunto per il 2009. "Dai giovani agli anziani, - conclude Carozza - avremo un occhio particolarmente attento al mondo del lavoro italiano nel mondo nelle sue diverse declinazioni, dagli operai specializzati, maestranze italiane, ricercatori, manager, insegnanti, docenti universitari, partendo dalla formazione per arrivare ai diritti consolidati e spesso non rispettati. Quel lavoro italiano nel mondo con il suo alto tasso di mobilità, spesso forzata, ed ancora attuale come segnalano indicatori di tendenze in atto"

 

(News ItaliaPress)