TOKIO, 12 aprile 2007. - Il vino italiano piace enormemente anche in Giappone perché è il "più sincero e generoso del mondo": parola della Principessa Imperiale Takamado.

Cugina dell’imperatore Akihito, come riferisce il portale Winenews, Hisako Takamado è stata ieri, 11 aprile, l’ospite di onore ad un ricevimento dedicato al vino italiano in una delle sue più raffinate accezioni femminili, quella di otto produttrici in visita in Giappone nel nome del "vino delle donne": Francesca Planeta di Planeta, Alessandra Boscaini di Masi, Francesca Cinelli Colombini della Fattoria dei Barbi, Teresa Lungarotti della Lungarotti, Emanuela Stucchi Prinetti di Badia a Coltibuono, Beatrice Contini Bonacossi di Tenuta di Capezzana, Elda Felluga di Livio Felluga e Maria Chiara Clerici di Valfieri.

Al ricevimento, offerto nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Mario Bova, la principessa si è soffermata a degustare alcuni dei vini presentati assieme ai piatti regionali che meglio li accompagnano e si è rivelata una vera intenditrice.

Nota per il suo amore per la Penisola e per l’Europa, dove è stata diverse volte assieme al marito, Hisako Takamado ha dichiarato di aver un sentimento tutto particolare per l’enogastronomia italiana. "Il vino", ha detto, "lo apprezzo soprattutto per le sue tonalità pulite e decise: c’è chi, come in Francia, riesce a produrre qualità molto elaborate e complesse, ma il vino italiano ha il gusto più pulito e deciso del mondo, un gusto che riflette tutta la schiettezza e la generosità della gente".

A chi le ha chiesto quale doc preferisca, la principessa ha risposto evitando di sbilanciarsi in qualsiasi forma di parzialità: "per pasteggiare sono certamente migliori i rossi, ma come decidere fra un Sassicaia e un Brunello di Montalcino? Generalmente però", ha aggiunto con uno splendido sorriso, "preferisco i bianchi, specie quelli più leggeri e vivaci".

La visita del gruppo di imprenditrici, battezzato "Onna no wine" (Donne del vino), è stata organizzata dall’importatore specializzato Japan European Trade per le manifestazioni della Primavera Italiana in Giappone. Partita il 10 aprile, la "tournèe" proseguirà sino al 18 e comprende un giro di una settimana a Tokyo e altre cinque città, in una serie di degustazioni che prenderà il via con il primo concorso nazionale per sommelier giapponesi sul vino italiano.

Oltre che fungere da giuria del concorso, le otto ambasciatrici enogastronomiche hanno deciso di farsi madrine di un’iniziativa di cui parleranno, il 17 aprile, anche al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, nella sua imminente visita nel Sol levante: l’istituzione di una "Giornata del vino italiano nel mondo" il 2 giugno, Festa della Repubblica.

In Giappone, in quella data, in 600 locali su tutto il territorio nazionale, a chi sceglierà vino italiano sarà donato un calice di cristallo per un grande brindisi all’Italia.

La Primavera Italiana è stata lanciata dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con l’Ambasciata italiana per promuovere in Giappone l’Italia e le sue attrattive culturali, artistiche e commerciali: dal 19 marzo al 30 giugno, in cantiere più di 200 iniziative per far conoscere il made in Italy, a partire dal cibo e dal vino, prodotti "principe" della nostra immagine nel Paese orientale, verso il quale particolarmente sensibili sembrano ora le donne.

(aise)