Napolitano: orgoglio e fiducia

Le parole del Presidente della Repubblica in occasione dell'incontro:
"La lingua italiana fattore portante dell’identità nazionale"

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante l'incontro sul tema
“La lingua italiana fattore portante dell’identità nazionale”


23 febbraio 2011. - «I motivi di orgoglio e fiducia nel celebrare l’Unità d’Italia debbono animare l’impegno a superare quel che è rimasto incompiuto. Non idoleggiamo il retaggio del passato e non idealizziamo il presente. I motivi di orgoglio e fiducia che traiamo dal celebrare l’enorme trasformazione e avanzamento della società italiana per effetto dell’Unità e lungo la strada aperta dall’Unità, debbono animare l’impegno a superare quel che è rimasto incompiuto e ad affrontare nuove sfide e prove per la nostra lingua e per la nostra unità». È quanto ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dell’incontro sul tema “La lingua italiana fattore portante dell’identità nazionale”, svoltosi in Palazzo del Quirinale il 21 febbraio.

Il Capo dello Stato ha sottolineato che l’iniziativa «è risultata esemplarmente indicativa del carattere da dare alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la cui importanza va ben al di là di ogni disputa sulle modalità festive da osservare o sulle diverse propensioni a partecipare manifestatesi.

Come tutti hanno potuto constatare, non c’è stata qui alcuna enfasi retorica, alcuna esaltazione acritica o strumentale semplificazione. Si è discusso sulla datazione del configurarsi e affermarsi di una lingua italiana e del suo valore identitario in assenza - o nella lentezza e difficoltà del maturare - di una unione politica del Paese.

Senza nascondersi la complessità del tema della nazione italiana, delle sue più lontane radici e del suo rapporto col movimento per la nascita, così tardiva, di uno Stato nazionale unitario, si è messo in evidenza quale impulso sia venuto dalla forza dell’italiano come lingua della poesia, della letteratura, e poi del melodramma al crescere di una coscienza nazionale. Il movimento per l’Unità non sarebbe stato concepibile e non avrebbe potuto giungere al traguardo cui giunse se non vi fosse stata nei secoli la crescita dell’idea d’Italia, del sentimento dell’Italia».

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23 de febrero 2011. - «Las razones de orgullo y confianza en la celebración de la unificación de Italia deben animar el esfuerzo para superar lo que quedó sin terminar. No idolatraremos el legado del pasado y no idealicemos el presente. El orgullo y la confianza que se derivan de la celebración de los enormes progresos y de la transformación de la sociedad italiana, como resultado de la Unidad y a lo largo de su camino, deben animar el compromiso para enfrentar nuevos retos y pruebas para nuestra lengua y nuestra cohesión». Estas fueron las palabras que el Presidente Giorgio Napolitano pronunció durante la reunión "La lengua italiana, factor básico de la identidad nacional", que se celebró en el Palacio del Quirinal el 21 de febrero.

El Jefe de Estado destacó «que la iniciativa resultó ejemplarmente indicativa del carácter que deben tener las celebraciones del 150° aniversario de la unificación de Italia, cuya importancia va mucho más allá de cualquier disputa sobre las modalidades festivas que deberán ser observadas o las diferentes propensiones a participar que se han registrado.

Como todos pudieron constatar, no hubo aquí énfasis retóricos, exaltaciones acríticas o simplificaciones instrumentales. Se debatió sobre la forma y el momento de la aparición de la lengua italiana y sobre su identidad en ausencia - o durante el lento y difícil proceso de maduración - de una unión política en el País.

Sin ocultar la complejidad de la cuestión de la nación italiana, de sus lejanas raíces y de su relación con el movimiento para el nacimiento, tan tardío, de un estado nacional unitario, se subrayó la importancia del impulso que provino de la fuerza del Italiano como lengua de la poesía, de la literatura y, más tarde, del melodrama para fomentar el aumento de la conciencia nacional.

El movimiento por la unidad no se hubiera podido concebir y no hubiese podido llegar a su culminación si no se hubiesen desarrollado, a lo largo de los siglos, la idea y la sensación de Italia».

 

(ladante.it  / puntodincontro)

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