Pole di Hopkins, Rossi indietro

Ad Assen vola l'americano della Suzuki: 2° Nakano, 3° Edwards. Solo 18° Valentino: "Non so se riesco a correre domani". 7° Melandri, 15° Capirossi. Pole di Kallio (125) e Lorenzo (250).

ASSEN (Ola), 23 giugno 2006 - Prima pole in carriera per John Hopkins (Suzuki) ad Assen, in Olanda. L'americano ha girato in 1'36"411 precedendo di 13 millesimi il giapponese Shinya Nakano (Kawasaki) e di 34 millesimi il connazionale Colin Edwards (Yamaha).

In difficoltà i tre italiani reduci dagli incidenti del GP di Catalogna (Capirossi e Melandri) e di ieri ad Assen (Rossi): settimo Melandri, 15° Capirossi, 18° Rossi (che è apparso ancora molto sofferente per la microfrattura al polso e i problemi a una caviglia e al torace). Già questa mattina Rossi era rientrato ai box dopo appena quattro giri.

L'americano Nicky Hayden, attuale leader del Mondiale della classe regina, apre la seconda fila con la sua Honda. Al suo fianco il compagno di squadra Daniel Pedrosa, che precede Chris Vermeulen con l'altra Suzuki.

"Non so se domani gareggerò. Vediamo cosa succede nel warm-up". La presenza di Valentino Rossi nel Gp d'Olanda, in programma domani ad Assen, è fortemente in dubbio. "Ho provato a prendere antidolorifici - dice il campione del mondo - ma la frattura al polso destro fa molto male. È difficilissimo guidare, non ho molta forza. Con l'aiuto dei medici abbiamo provato a fare il possibile, mi sono sottoposto a tutte le cure necessarie ma sono riuscito a guidare solo per pochi giri. Il dolore, però, era troppo forte per portare a termine le qualifiche".

Il dottor Costa, responsabile della Clinica Mobile, è però certo che Rossi ci sarà. "Ha appena avuto l'autorizzazione necessaria per correre e sono sicuro che ci proverà. Lui vuole correre e noi della Clinica mobile lo prepareremo nel migliore dei modi per consentirgli di affrontare l'impegno. Ha chiesto di fare il warm-up, sono certo che farà la corsa, la vuole fare". Ma anche il medico più amato dai piloti ha avuto un attimo di debolezza. "Lo ammetto - ha proseguito Costa - che anch'io per un attimo oggi pomeriggio mi sono sentito un pò genitore e avrei voluto che Rossi, Capirossi e Melandri si mettessero a letto per riposarsi, senza pensare alla pista".

L'americano Nicky Hayden, attuale leader del Mondiale della classe regina, apre la seconda fila con la sua Honda. Al suo fianco il compagno di squadra Daniel Pedrosa, che precede Chris Vermeulen con l'altra Suzuki.

Nella classe 125 la pole è andata a Mika Kallio, finlandese della Ktm (1'44''532), seguito dallo spagnolo Alvaro Bautista (Aprilia) a 48/100 e dal ceco Lukas Pesek (Derbi) a 306/100. Così gli italiani: 5° Mattia Pasini (Aprilia) a 393 millesimi, Andrea Iannone (Aprilia) a 757, 9° Simone Corsi (Gilera) a 998, 12. Fabrizio Lai (Honda) a 1''065, 16° Lorenzo Zanetti (Aprilia) a 1''279, 17° Raffaele De Rosa (Aprilia) a 1''336, 20° Michele Pirro (Aprilia) a 1''615, 26° Michele Conti (Honda) a 2''348, 31° Federico Sandi (Aprilia) a 2''768, 33° Simone Grotzkyj (Aprilia) a 2''921, 37° Lorenzo Baroni (Honda) a 3''113, 38° Dino Lombardi (Aprilia) a 3''193, 39° Roberto Tamburini (Aprilia) a 3''243.

Nella 250 è stato lo spagnolo Jorge Lorenzo, su Aprilia, a conquistare la pole position con 1'40''007. Secondo il sammarinese Alex De Angelis, sempre su Aprilia (staccato di 130 millesimi), e terzo Andrea Dovizioso, su Honda. In prima fila anche il giapponese Shuhei Aoyama, anche lui su Honda. Un altro giapponese, Yuki Takahashi, apre la seconda fila (a 1''272), in cui si sono piazzati due italiani: Marco Simoncelli (Gilera) sesto a 1''320 da Lorenzo e Roberto Locatelli (Aprilia) ottavo a 1''427.
Così gli altri italiani: 13° Andrea Ballerini (Aprilia) a 2''035, 15° Alex Baldolini (Aprilia) a 2''354, 16° Franco Battaini (Aprilia) a 2''374, 23° Luca Morelli (Aprilia) a 4''546.