Rossi otto volte campione del mondo
Show con il notaio: Scusate il ritardo

Il pilota pesarese vince il Gp del Giappone.
Esplode la festa.

29 settembre 2008. - In Giappone Rossi ha vinto davanti a Casey Stoner su Ducati laureandosi campione del mondo della classe Moto Gp. Valentino torna a vincere il Mondiale, l’ottavo in carriera, dopo due anni di digiuno togliendo lo scettro proprio a Stoner. Terzo posto nel Gp del Giappone sul circuito di Motegi per la Honda dello spagnolo Dani Pedrosa davanti all’altra Yamaha del connazionale Jorge Lorenzo. Sesta piazza per la Suzuki di Loris Capirossi, mentre è nono Andrea Dovizioso su Honda. Tredicesimo l’altro italiano Marco Melandri su Ducati.

Immancabile, dopo la vittoria, la festa in stile-Rossi. Ancora una volta l'evento sportivo è diventato uno spettacolo a tutto tonfo. Valentino Rossi ha tagliato il traguardo nel Gran Premio del Giappone impennando con la sua Yamaha davanti all’ormai ex iridato Casey Stoner. Poco dopo, a voler sottolineare il tempo perso, Rossi ha tirato fuori una maglietta con scritto "Scusate il ritardo" sopra ad un grande orologio disegnato. Per il pilota pesarese si tratta del sesto titolo nella classe regina (tra MotoGp e la "vecchia" 500) che insieme ai due della 125 e della 250 fanno otto Mondiali complessivi.

Dopo un biennio amaro, in cui ha dovuto applaudire i trionfi di Nicky Hayden e di Casey Stoner, Rossi ha ristabilito le gerarchie: davanti a tutti c’è di nuovo lui. Il 2008 doveva essere l’anno del riscatto dopo il 2007 passato a inseguire invano la Super Ducati. E così è stato, nonostante l’avvio in salita. Il 9 marzo in Qatar, nel primo appuntamento stagionale, Stoner ha ripreso lo show. Vittoria del canguro davanti alla Yamaha di Jorge Lorenzo, nuovo compagno del "Dottore", e alla Honda dello spagnolo Daniel Pedrosa. Rossi, solo quinto alle spalle di Andrea Dovizioso, ha rischiato di sentirsi vecchio, alle prese con una nuova generazione di piloti terribili.

Il secondo posto in Spagna e il terzo in Portogallo sono serviti appena ad arginare la nuova onda verde del Motomondiale: a Jerez ha vinto Pedrosa, all’Estoril ha trionfato Lorenzo. Rossi ha dovuto aspettare il quarto Gp per lasciare il segno: trionfo a Shanghai e classifica parzialmente sistemata, con un bottino di 72 punti e 9 lunghezze di ritardo dal leader Pedrosa. A quel punto, è cominciato un altro Mondiale. Bis in Francia, tris al Mugello e in un mese o poco più la stagione è cambiata radicalmente. L’acuto a Le Mans ha regalato al fenomeno della Yamaha la 90esima vittoria della carriera e il primato iridato, la settima festa della carriera al Mugello ha dato il via alla fuga: 112 punti, +12 su Pedrosa e +28 su Lorenzo. Lontanissimo Stoner, addirittura a - 46 dalla vetta. Guai, però, a dare per morto il campione del mondo. Rossi si è difeso egregiamente in Catalogna, finendo secondo alle spalle di Pedrosa, prima di ritrovare in pista una Ducati "old style".

Gran Bretagna, Olanda, Germania: da Donington Park al Sachsenring, passando per l’univeristà di Assen, Stoner ha calato un tris pesantissimo ed è tornato pienamente in corsa con 167 punti, solo 4 in meno di Pedrosa, destinato a perdere terreno per cadute e infortuni, e appena 20 in meno rispetto a Rossi. In un panorama simile, il Gp degli Stati Uniti sull’asfalto di Laguna Seca si è rivelato un autentico duello. Una lunga serie di sorpassi e manovre al limite, anche oltre secondo Stoner, hanno finito per premiare il "Dottore": il pilota della Yamaha ha conquistato il gradino più alto del podio anche in California e ha portato a +25 il margine sul rivale (212-187). Il sipario virtuale sul Mondiale è calato a Brno: Stoner k.o. Nel 16° giro del Gp della Repubblica Ceca, successo gettato alle ortiche e regalo da 25 punti a Rossi. Il leader ha ringraziato ed è tornato a casa con un "+50" di platino. Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio, il Gp di San Marino ha cancellato anche le residue incertezze.

A Misano Adriatico, la Yamaha ha fatto il pieno: primo Rossi, secondo Lorenzo e Stoner ancora ritirato. Con il titolo in cassaforte, il controverso week end di Indianapolis è finito in archivio senza polemiche. Pioggia torrenziale, conclusione anticipata della gara e altra vittoria. Risultato: 287 punti, il miglior bagaglio possibile per volare in Giappone e chiudere i conti.

 

(La Stampa.it)