Voglia di fumare?
Il segreto è nel cervello

Scoperta un'area che controlla la dipendenza

ROMA, 26 gennaio 2007. - Il segreto della dipendenza dal fumo è nascosto in un'area del cervello più piccola di una monetina. E' questa regione, chiamata insula, a rendere costante la voglia di sigarette. Ma se viene danneggiata o subisce lesioni, quasi per incanto il desiderio di fumare scompare e, pare, senza sacrifici. A scoprirlo è stata un'équipe di ricercatori della University of Southern California e della University of Iowa, con un esperimento pubblicato sulla rivista Science.

Nasir Naqvi e i suoi colleghi hanno avuto l'idea di indagare su quest'area specifica ispirati dal caso di un paziente, che dopo aver subito un danno proprio a livello dell'insula per un ictus, ha smesso da un giorno all'altro di fumare le sue 40 sigarette quotidiane.

Certo, il danno cerebrale non è una soluzione per liberarsi dal vizio. Però i risultati dello studio aprono la strada a potenziali nuove terapie. Aver individuato il ruolo chiave dell'insula nel controllo della dipendenza dalla nicotina può aiutare a intraprendere nuove vie per arrivare a una cura efficace.

Finora l'insula era nota soprattutto per il suo ruolo principale: quello di tradurre le informazioni e i segnali che arrivano da altre parti del corpo in sensazioni concrete, ma non ci si era focalizzati su quest'area per la dipendenza dal fumo. "Nel nostro esperimento abbiamo visto che nella regione si vede un aumento di attività se il paziente sviluppa il desiderio di droghe e di sigarette" spiega a Repubblica.it Nasir Naqvi.

Dopo aver osservato il caso del paziente che ha "dimenticato" di aver voglia di fumare, Naqvi e i suoi colleghi hanno preso in esame altri 69 fumatori che avevano subito danni cerebrali, 19 dei quali a livello dell'insula. Risultato: 13 avevano smesso di fumare e per 12 era stato facile e indolore. "Mettendo a confronto l'esperienza di pazienti con danni all'insula con quella di altri colpiti in zone cerebrali diverse, abbiamo visto che i primi avevano molte più probabilità di smettere di fumare dopo le lesioni", dice ancora Naqvi.

La conclusione è quindi che questa sia un'area chiave, che gioca un ruolo importante nell'assuefazione alla nicotina. E che sia necessaria per mantenere attiva la dipendenza dalle sigarette.

 

Da Repubblica.it