Schiavone sesta al mondo
"Sarò sempre me stessa"

Il trionfo di Parigi l'ha catapultata dal 17° al 6° posto del ranking Wta.
Festeggia anche Flavia Pennetta che sale al 10°.

Francesca Schiavone.

 

7 giugno 2010. - Cose mai viste: Francesca Schiavone al sesto posto e Flavia Pennetta al decimo nel ranking Wta. Un record storico per il tennis italiano. Per stropicciarsi gli occhi bisogna rifarsi al passato, quando Nicola Pietrangeli raggiunse il terzo posto dopo due Roland Garros consecutivi (1959 e 1960) e nell'agosto 1976, allorché Adriano Panatta agganciò la quarta posizione.

Sesta al mondo — L'impresa della Schiavone ha dato uno scossone alla classifica Wta, dove "la petite milanaise" (come l'hanno soprannominata i francesi) è stata catapultata grazie alla sua impresa dal 17° al 6° posto con 4490 punti, mentre la Pennetta balza dal 15° al 10° con 3450 punti. L'Italia piazza ben 6 giocatrici tra le prime 100 al mondo. Alle spalle di Schiavone e Pennetta ci sono anche Sara Errani (33a), Roberta Vinci (53a), Tathiana Garbin (55a) e Alberta Brianti (75a). Per la cronaca la nuova Top ten vede al primo posto Serena Williams inseguita dalla sorella Venus. Poi Caroline Wozniacki, Jelena Jankovic, Elena Dementieva e, appunto, la Schiavone.

Emozioni uniche — Intanto prosegue il bagno di folla di Francesca. "Ho fatto sognare lo sport italiano? Che bello, sono molto emozionata per questo. Sono diventata popolare? Non mi rendo conto - ha detto a Radio Anch'io lo Sport su Radiouno -. Mi sono sempre sentita una persona importante, relazionarmi con la società è un altro aspetto nuovo. Amo fare quello che faccio, ho sempre cercato di dimostrarlo, lo sento dentro e questo mi spinge ad andare sempre più avanti. Ho avuto paura di non farcela? Forse un attimino perché mi è girata male una palla e mi sono sconcentrata e non riuscivo a riprendere il bandolo della matassa. Ma sul 4-1 sapevo che era il momento di riprendere in mano il gioco e non ho mai pensato a perdere, anzi pensavo di andarmi a prendere quello che mi spettava. Ho mangiato la terra rossa e l'ho portata a casa. Il mio cuore in questo momento ringrazia. Queste emozioni sono uniche e desidero portarle nel mio cuore per tantissimo".

Wimbledon — Montarsi la testa? Mai: "Non posso dire cosa succederà perché è la prima volta che mi succede e e quando affronti una nuova strada non sai come percorrerla, ma una cosa che posso sostenere e sulla quale continuerò a lavorare è me stessa. Ci si perde quando si perde se stessi e io ho già chiesto alle persone che lavorano con me di tornare ad essere umili, accettarmi per quello che sono e continuare a lavorare e a continuare a fare tutto con grande passione". Adesso bisogna pensare al futuro. Immediato: Wimbledon. "Da mercoledì devo ritrovare un po' di tranquillità e ricominciare a giocare. Quando si comincia a vincere si ha la voglia di non fermarsi e continuare".

 

(Gazzeta.it)

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