Silverstone, Webber vola
Ferrari ko

Rosberg completa il podio. Male le "Rosse": Alonso e Massa fuori dalla zona punti.
Polemiche per una penalità inflitta allo spagnolo.

11 luglio 2010. - Mark Webber trionfa e fa volare la Red Bull, Lewis Hamilton porta la McLaren al secondo posto e consolida il primato iridato. Nico Rosberg sale sul podio con la Mercedes-Gp. Tutti i top team hanno un motivo per sorridere dopo il Gp di Gran Bretagna. Tutti, tranne la Ferrari che lascia Silverstone a mani vuote dopo una domenica da incubo tra incidenti "in famiglia" e sanzioni destinate ad alimentare nuove polemiche.

Il decimo appuntamento del Mondiale 2010 assesta un colpo durissimo ai sogni iridati del Cavallino. Il campionato è ancora lungo, ma i numeri cominciano a pesare. Tra i piloti, Hamilton domina con 145 punti davanti a Button, secondo con 133. Webber sale a 128 punti e scavalca il suo compagno Sebastian Vettel, quarto con 121 punti. Fernando Alonso rimane a 98 punti, Felipe Massa è fermo a 67. Eloquenti anche le cifre del Mondiale costruttori: la McLaren domina con 278 punti. La Red Bull insegue con 249, mentre la Ferrari è lontanissima con 165. Per Maranello, peggio di così non si può.

Il "bad sunday" per gli uomini in rosso comincia già nel giro d’apertura: la Ferrari si fa male da sola nei primi metri, bastano pochi secondi per capire che l’asfalto inglese regalerà poche soddisfazioni. Alonso e Massa vengono a contatto: lo spagnolo perde terreno e posizioni, il brasiliano deve rientrare ai box per la foratura della gomma posteriore destra. Lo stesso problema condiziona la gara di Vettel. Il tedesco prova a difendere la pole position al semaforo verde ma viene "punto" dall’ala della McLaren-Mercedes di Hamilton. Risultato: la fortuna dà un sostanzioso aiuto a Webber, che si ritrova al comando.

L’australiano può cominciare a marciare e solo Hamilton evita che la gara si trasformi in un monologo. La prima tornata di pit stop non modifica le gerarchie. Anzi, consente al leader di aumentare il vantaggio sull’unico, vero inseguitore. La Ferrari, intanto, annaspa nelle posizioni di rincalzo. Nel 17° giro Alonso fa a sportellate con Robert Kubica, costretto poi al ritiro per problemi alla trasmissione, e deve tagliare una chicane per vincere il duello con la Renault. Alonso dovrebbe restituire la posizione al driver polacco, che nel frattempo ha abbandonato la gara. Nella 27esima tornata, i commissari decidono di "stangare" lo spagnolo che viene punito con una penalità controversa: il drive through, che il muretto di Maranello giudica eccessivo, viene scontato dopo una parentesi caratterizzata dalla presenza della safety car.

Quando la gara ricomincia nel 31° giro, Alonso si ritrova alle spalle di Massa: entrambi i piloti del Cavallino sono lontani dalla zona punti e i giri record nel finale non contano nulla. Davanti, niente è in grado di rovinare la domenica di Webber. Il pilota australiano non sbaglia nulla, la sua Red Bull vola verso la bandiera a scacchi e il "canguro" diventa il primo pilota a vincere 3 gare quest’anno. Sorride anche Hamilton, che conserva la leadership per il terzo Gp consecutivo. Tra due settimane si torna in pista a Hockenheim. La Germania, per la Ferrari, è l’ultima spiaggia.

 

(LaStampa.it)

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