Slittino, bronzo a Zoeggeler

Il campione azzurro chiude al terzo posto dietro Loch
e Moeller e conquista la quinta medaglia olimpica.

Armin Zoeggeler.15 febbraio 2010. - La fame del Cannibale si ferma a 1"290 dalla portata principale. Ma la quinta tavola olimpica consecutiva può essere imbandita lo stesso: Armin Zoeggeler piazza sul piatto una medaglia di bronzo. Dopo il terzo posto di Lillehammer, il secondo di Nagano e i trionfi di Salt Lake City e Torino, un altro pezzo pregiato si aggiunge alla collezione di questa leggenda dello slittino. Troppo veloci, i tedeschi, sulla pista dello Sliding Centre di Whistler, per sperare in qualcosa di più. Alla fine vince Felix Loch, 20 anni, sempre in testa nelle quattro prove: il nuovo che avanza. L'argento va al suo compagno di squadra, David Moeller. Poi c'è l'azzurro, davanti al russo Albert Demtschenko.

TERZO POSTO - Zoeggeler se lo sentiva, che quelle di Vancouver sarebbero state le Olimpiadi di qualcun altro. Non ne aveva fatto mistero, nelle settimane che hanno preceduto i Giochi. Quello che non poteva immaginare è che la festa olimpica si trasformasse in tragedia. La morte del georgiano Nodar Kumaritashvili ha segnato tutto l'ambiente dello slittino, e non solo. La decisione degli organizzatori di abbassare la partenza, in nome della sicurezza, ha poi penalizzato l'azzurro. Armin pensava di dover cedere lo scettro a Demtschenko, e invece alla fine sono spuntati fuori questi ragazzi di Sonneberg, che nel budello olimpico hanno inflitto distacchi abissali a tutti gli altri (un secondo e mezzo secondo, nello slittino, sono un'eternità). Alla fine, per Armin, va bene così. Si può essere soddisfatti anche per un terzo posto. La tristezza che il carabiniere di Foiana si porterà a casa, lasciando i Giochi di Vancouver, riguarda probabilmente altro: il ricordo del povero Nodar, e di quello schianto maledetto.

(Germano Antonucci / corriere.it)

Share