Anche messicani fra gli alunni stranieri del Politecnico di Torino.

 

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26 settembre 2015 - «Studiare qui è molto più economico che negli Usa, anche perché mi hanno offerto una borsa di studio. Inoltre seguire in Italia Ingegneria gestionale mi aprirà le porte dell’Europa», dice David Soto, messicano, uno dei 1075 studenti stranieri del Politecnico —600 partecipanti del programma Erasmus e gli altri regolarmente iscritti— a cui si aggiungono 200 iscritti alla doppia laurea in Italia e all’estero.

Per cinque settimane partecipano alle attività di accoglienza: visite guidate al Campus, un torneo di calcetto, un workshop sulla musica italiana del coro PoliEtnico, incontri per un aiuto nelle pratiche come il permesso di soggiorno (a volte rilasciati in ritardo e col contagocce dalle ambasciate).

Arrivano da cento Paesi e per tutti loro mercoledì 30 ci sarà un Welcome Party nel locale Mixto, mentre sono invitati venerdì 2 ottobre all’ormai tradizionale regata che vede sfidarsi i due atenei torinesi —“Unito vs Poli”— e a seguire in piazza Vittorio alle 21,30, eccezionalmente, il concerto dei Linea 77 gratuito e rivolto a tutti gli studenti, italiani e non.

Regata e concerto sono organizzati da Università, Politecnico, Comune, Cus, Edisu, mentre alle settimane di accoglienza partecipano le associazioni studentesche internazionali, camerunense, cinese, iraniana, marocchina e pakistana, e l’associazione Best.

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(fabrizio assandri / lastampa.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)