3 luglio 2019 - Arriva finalmente in Messico il quadro giuridico che regola la prestazione dei servizi lavorativi di carattere domestico, uno schema in vigore in molte altre nazioni del mondo e che l'Italia ha adottato e continua a perfezionare dal 1958.

È stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale della Federazione (Diario Oficial de la Federación) del Paese latinoamericano il decreto che riforma, incorpora e abroga varie disposizioni della Legge federale del lavoro e della Legge sulla sicurezza sociale dei lavoratori domestici.

Le nuove disposizioni richiedono che questo gruppo di dipendenti firmi un contratto scritto che deve soddisfare requisiti minimi di durata, orari, retribuzioni, ferie, pagamento dei giorni di riposo, tredicesima, alimentazione in generale ed altri benefici.

È inoltre vietato richiedere certificati o prove di non gravidanza per l'assunzione di una donna come dipendente domestica e non si potrà licenziare una lavoratrice gestante.

Il decreto stabilisce anche che il datore di lavoro deve garantire cure mediche e spese di sepoltura fino all'entrata in vigore delle disposizioni relative alla Legge sulla sicurezza sociale che includeranno il lavoro domestico nel regime obbligatorio.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)