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17 gennaio 2019 - Centinaia di intellettuali, accademici e attivisti di vari Paesi del mondo, alcuni di loro dall'Italia, hanno espresso il loro sostegno all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) attraverso una lettera pubblicata ieri su giornali e riviste messicane.

Tra i firmatari, 27 risiedono nel Bel Paese: Anselm Jappe (filosofo, Accademia delle Belle Arti, Sassari); Francesca Martínez Tagliavia (insegnante, Scuola delle Belle Arti, Palermo); Aldo Zanchetta (animatore sociale, Lucca); Brunella Zanchetta (animatrice, Lucca); William Otchere-Darko (studente di dottorato, Università di Milano-Bicocca); Federico Venturini (attivista); Alessio Ciacci (promotore sociale); Salvatore Palidda (professore, Università degli Studi di Genova); Angelo Baracca (fisico, professore, Università di Firenze); Vittorio Sergi (professore, Università degli Studi di Urbino); Gianfranco Crua (Carovane Migranti); Patrizia Peinetti (Carovane Migranti); Silvana Botassis (medico, Milano); Roberto Bugliani (scrittore, La Spezia); Andrea Vento (insegnante, Pisa); Serena Campani (insegnante, Pisa); Adele Cozzi (Bologna); Mauro Rubichi (animatore sociale, Livorno); Ugo Zamburru (psichiatra, Centro Culturale Caffè Basaglia, Torino); Ornella Granito (presidente di Caffè Basaglia, Torino); Marco Bassani; Gianni Monti (Potere al Popolo, Assemblea Beni Comuni / Diritti, Firenze); Elisa Patrizia Frediani (Lucca); Simone Ferrari; Gaia Capogna (Roma); Alessio Ciacci (esperto di ecologia, Lucca) e Suna Di Gino.

Il documento è firmato, inoltre, da personaggi come lo scrittore e accademico Pablo González Casanova, il sociologo Immanuel Wallerstein, lo scrittore uruguaiano Raúl Zibechim, il giornalista francese Ignacio Ramonet, l'accademico Marcos Roitman, il leader sindacale dei lavoratori frontalieri Carlos Marentes, la regista Bertha Navarro, le attrici Ofelia Medina e Julieta Egurrola, gli scrittori Juan Villoro ed Elmer Mendoza e l'antropologo Claudio Lomnitz, tra molti altri.

Il testo integrale del documento, intitolato “Lettera di solidarietà e sostegno alla resistenza e all'autonomia zapatista è il seguente:

«Noi, intellettuali, accademici, artisti, attivisti e persone di buona volontà, così come organizzazioni, associazioni e collettivi di vari Paesi, esprimiamo la nostra solidarietà all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) in questo momento cruciale della sua storia e rigettiamo categoricamente l'attuale campagna di disinformazione, menzogne e calunnie dirette contro lo zapatismo».

«Per noi, come per molte persone nel mondo, la lotta zapatista rappresenta un grande esempio di resistenza, dignità, congruenza e creatività politica. 25 anni fa, il loro ¡Ya Basta! fu un evento di grande trascendenza e una delle prime reazioni travolgenti a livello planetario contro la globalizzazione neoliberista, che contribuì a incoraggiare il rifiuto e la critica di un modello che, a quel tempo, sembrava indiscutibile. Era anche, e continua ad essere, un'espressione della legittima lotta dei popoli indigeni contro il dominio e il disprezzo subiti da secoli e ancora oggi, nonché a favore dei loro diritti all'autonomia».

«L'autogoverno popolare che gli zapatisti hanno messo in pratica con le commissioni del buon governo nei loro cinque caracoles è un esempio di democrazia vera e radicale, degna di ispirare i popoli del mondo e di essere studiato in tutte le facoltà di scienze sociali del pianeta. La costruzione dell'autonomia zapatista rappresenta per noi, la ricerca costante, onesta e critica di un progetto alternativo ed emancipatore di grande importanza nell'affrontare le sfide di un mondo che sembra affondare sempre più in una profonda crisi, allo stesso tempo economica, sociale, politica, ecologica e umana».

«Per questo motivo, esprimiamo la nostra preoccupazione per la situazione affrontata dalle comunità zapatiste e dalle popolazioni indigene del Messico, quando i loro territori e comunità sono attaccati da attività minerarie, turistiche, agro-industriali, progetti infrastrutturali, ecc., come denunciato dal Congresso Nazionale Indigeno (CNI) e dal Consiglio di Governo Indigeno (CIG). In questo momento, siamo particolarmente preoccupati per i grandi progetti promossi dal nuovo governo messicano, come il Corredor Transístmico, il milione di ettari di alberi commerciali e il cosiddetto Treno Maya, recentemente denunciato come un'umiliazione e una provocazione da parte del subcomandante Moisés, portavoce dell'EZLN, poiché colpisce gravemente i territori delle popolazioni Maya che abitano il sudest messicano».

«Oltre ai devastanti effetti ambientali di questo progetto e al massiccio sviluppo turistico che intende detonare, siamo preoccupati per la fretta di iniziare i lavori del Treno Maya, nascondendoli con uno pseudo-rituale alla Madre Terra, denunciato dal portavoce zapatista come una presa in giro inaccettabile».

«Siamo indignati che in questo modo si stia preparando un nuovo attacco contro i territori zapatisti e che siano stati ignorati i diritti delle popolazioni indigene, eludendo l'obbligo di una consultazione reale, preventiva, libera e informata, come stabilito nella Convenzione 169 dell'OIT e la dichiarazione delle Nazioni Unite sulle popolazioni indigene. Riteniamo molto grave che ciò vìoli gli impegni internazionali assunti dal Messico».

«Condividiamo il rifiuto totale espresso dall'EZLN in relazione a questi e ad altri grandi progetti che riguardano seriamente i territori autonomi e i modi di vita dei popoli».

«Denunciamo in anticipo qualsiasi aggressione contro le comunità zapatiste, direttamente dallo Stato messicano o attraverso gruppi e organizzazioni di “civili, armati o disarmati».

«Riteniamo il governo messicano responsabile di qualsiasi scontro che possa sorgere nel quadro dell'attuazione di questi megaprogetti, che corrispondono a un modello già sorpassato di “sviluppo”, insostenibile e devastante, deciso dall'alto sfidando spudoratamente i diritti delle persone».

«Invitiamo le persone di buon cuore a superare l'attuale disinformazione sia sull'esperienza zapatista, sia sui grandi progetti menzionati, e ad essere attente al rischio di aggressione contro le comunità zapatiste e le popolazioni indigene del Messico».

L'elenco completo dei firmatari (oltre 700 sottoscrizioni individuali e 87 organizzazioni) può essere visualizzato qui:

https://www.jornada.com.mx/ultimas/2019/01/16/intelectuales-apoyan-al-ezln-y-rechazan-calumnias-6598.html

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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