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2 luglio 2019 - La piattaforma online di alloggio Airbnb ha pubblicato ieri le stime dell'impatto economico generato dai suoi servizi in 30 Paesi, calcolate in base al reddito degli ospiti e alla spesa stimata dei viaggiatori. La sala stampa della compagnia fondata nel novembre 2008 a San Francisco da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk spiega che il risultati per l'anno 2018 corrispondono alla «somma del reddito dei proprietari delle case e la spesa stimata degli ospiti. Le cifre corrispondenti al guadagno dei proprietari provengono da dati interni registrati da Airbnb. La spesa stimata dei viaggiatori, invece, si basa su quasi 12.000 risposte a un sondaggio volontario inviato a un campione dei titolari di account Airbnb che hanno effettuato un viaggio nel 2018. Non sono stati offerti pagamenti ed altri incentivi in cambio del completamento dell'inchiesta». I risultati vedono gli Usa in vetta alla classifica, seguiti da Francia e Spagna. L'Italia si piazza al 4º posto con un impatto economico stimato di 6,4 miliardi di dollari. Anche il Messico è tra i Paesi della top 10, 9º con un risultato finanziario di 2,7 miliardi di dollari generato l'anno scorso attraverso l'uso di questo portale online che mette in contatto persone in cerca di alloggio con chi dispone di uno spazio extra da affittare. Riportiamo di seguito la classifica completa dei 30 Paesi analizzati:
Stati Uniti: 33.8 miliardi (massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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