ECONOMIA E FINANZA
 

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29 agosto 2019 - Dopo un primo momento di panico il 9 agosto —quando Matteo Salvini ha aperto ufficialmente la crisi di governo che da stamattina sembra invece avvicinarsi ad una soluzione— i termometri finanziari indicano oggi che le probabilità di ulteriori pressioni sul bilancio o addirittura di un’uscita dell’Italia dall’euro si stanno assottigliando rapidamente.

Gli investitori sembrano ormai convinti che nel prossimo governo non ci saranno forze con una propulsione anti-euro, come la Lega e Fratelli d’Italia. Lo si desume dalla marcata correzione dello spread tra BTp e Bund, che oggi ha chiuso a 171 punti, un miglioramento del 29% rispetto ai 240.7 punti toccati il 9 agosto. E Piazza Affari ha concluso le quotazioni di giovedì in forte rialzo: l'indice Ftse Mib ha guadagnato l'1,94% a 21.398 punti.

Spread BTp Italia - Bund 10 anni

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Ma anche in Messico qualcosa sembra essere cambiato nelle ultime due settimane. Per cercare di compensare l'esigua crescita del Paese —che nel primo semestre ha registrato un'espansione del Pil di solo 0,2%—, la banca centrale ha tagliato i tassi per la prima volta negli ultimi 5 anni, notizia giunta assieme ad altri comunicati, tra cui la conferma dell'arresto del calo delle cifre di produzione della Pemex, la soluzione del conflitto sui gasdotti e la possibilità —come ha supposto oggi il Financial Times— di riattivazione delle joint venture petrolifere con il settore privato il prossimo anno.

Sebbene la misura di politica monetaria del Banco de México abbia provocato, com'era prevedibile, una perdita di valore del peso nei confronti del dollaro statunitense (-2.6%) e dell'euro (-2.2%), l'indice S&P/Bmv Ipc della Bolsa Mexicana de Valores, il principale mercato azionario del Paese, ha segnato dal 15 agosto ad oggi un rialzo dell'8,4%.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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