ITALIA IN MESSICO
 

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5 giugno 2019 - In occasione della celebrazione del 73° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, svoltasi ieri nei giardini dell'Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico alla presenza di circa 700 persone, l'Ambasciatore Luigi Maccotta, che tra poche settimane concluderà il suo incarico come capo della diplomazia italiana in questo Paese latinoamericano, ha rivolto alcune parole di commiato ai presenti.

«Vorrei ringraziare» —ha detto Maccotta— «il gruppo dell'Ambasciata, dell'Istituto di Cultura, dell'ICE, la Dante Alighieri, l'Accademia d'Arte di Firenze, la Camera di Commercio... ciò che un ambasciatore può raggiungere è dovuto ad una buona squadra. Tutti sono stati ottimi compagni, di altissima qualità. Sono molto felice e molto grato per ciò che siamo riusciti a fare qui in Messico in quasi tre anni. A me piace molto Bob Dylan che non solo è un grande cantautore, ma anche un premio Nobel per la letteratura, e ha detto don't look back, it's allright, non guardare indietro, tutto è a posto (il titolo della canzone di Dylan è realmente don't think twice, it's allright, non pensarci due volte, va tutto bene, NdR). Non ho intenzione di guardare indietro, né di fare un bilancio. Voglio dulcis in fundo ringraziare la mia compagna Silvia Carusillo: senza di te, Silvia, il mio soggiorno qui sarebbe stato più triste, solitario e più grigio [...]. Nella vita di un uomo è importante avere delle risposte e me ne vado con la risposta a una domanda che i miei amici messicani mi hanno fatto più volte: “Come ti ha trattato il Messico?”. Beh, il Messico mi ha trattato... meravigliosamente! Che Dio benedica il Messico e l'Italia, grazie!».

Il sottosegretario agli esteri del governo italiano, Ricardo Merlo, in questi giorni in visita in Messico in compagnia di alcuni imprenditori del Bel Paese, ha preso la parola dopo il discorso dell'ambasciatore.

«Buongiorno a tutti, è un onore essere qui oggi per celebrare questa giornata della Repubblica, che per noi italiani è il giorno della democrazia, della libertà, della libertà di stampa, di espressione e di tutte le libertà fondamentali dello stato di diritto».

«Vorrei» —ha continuato Merlo— «congratularmi davvero con l'Ambasciatore Maccotta perché è stato un grande rappresentante dell'Italia non solo qui, ma anche in altri Paesi. L'ho sentito dagli italiani e anche dai membri della classe politica di quelle nazioni, che hanno confermato che ha servito la Patria in un modo che non dimenticheremo mai. Grazie mille, ambasciatore».

«Per chi non lo sapesse, sono il primo membro di un governo italiano nato in America Latina. Nella storia della Repubblica, mai qualcuno nato all'estero aveva fatto parte di un governo italiano e per me è una grande responsabilità e, soprattutto, sto lavorando molto con l'America Latina e molto con il Messico. Il Messico è un Paese strategico per l'Italia, un paese che stiamo osservando dal punto di vista di tutti i nostri imprenditori che pensano di investire all'estero, nella quindicesima economia del mondo, la seconda in America Latina. Oggi abbiamo avuto diversi incontri, con il Sottosegretario Reyes e con diversi membri del governo messicano e nutriamo grandi speranze per ciò che potrebbe essere il futuro prossimo. L'Italia parteciperà a questo progetto politico ed economico a cui il Messico sta pensando per i prossimi anni».

«Come ho detto prima, oggi è il giorno della Repubblica e, approfittando della presenza di molti ambasciatori e giornalisti, voglio dire qualcosa che ripeto in ogni incontro a cui partecipo e in cui posso comunicarlo. Si riferisce alla nostra appartenenza all'Unione europea: l'Italia è l'Unione europea e mai questo governo, né quelli che verranno, penseranno a lasciare, né l'UE né l'euro. Vorrei che questo fosse molto chiaro, perché è qualcosa che mi viene continuamente chiesto. L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea e continueremo ad appartenere a questo spazio economico e politico».

«La ringrazio, Ambasciatore, per aver potuto rivolgermi ai presenti. Saluti a tutti gli italo-messicani, a tutti i messicani e viva l'Italia, viva il Messico e viva l'Europa!», ha concluso Merlo.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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