ATTUALITÀ
 

Instagram

1 gennaio 2020 - Coesione nazionale, cultura della responsabilità e orgoglio per il nostro Paese che va guardato «in fondo, un po’ come ci vedono dall’estero» con la nostra identità «sinonimo di sapienza, genio, armonia, umanità». È il messaggio che il capo dello Stato Sergio Mattarella ha rivolto ieri sera agli italiani nel discorso di fine anno.

«Si avvia a conclusione» —ha iniziato il Presidente— «un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi. In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società. Si tratta di un'occasione per pensare - insieme - al domani. Per ampliare l'orizzonte delle nostre riflessioni; senza trascurare il presente e i suoi problemi, ma rendendosi conto che il futuro è già cominciato», ha aggiunto.

«L'Italia» —ha detto— «riscuote fiducia. Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di un futuro migliore». Bisogna «aver fiducia» —è il suo appello— «e impegnarci attivamente nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di grande rilievo».

«È una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica. Argina aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza».

L'astronauta Luca Parmitano ed Emanuele Crestini —il sindaco di Rocca di Papa morto mentre metteva in salvo i dipendenti del municipio— sono stati ricordati dal Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno.

(ansa.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)

Clicca qui per leggere gli altri articoli della sezione “Attualità”.

Web
Analytics Made Easy - StatCounter