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Messico, di Eni 42% delle nuove scoperte petrolifere Remo'sPrinselAsiagoAmbasciata d'Italia in Messico

14 maggio 2020 (ore 18:05) - Nel primo trimestre dell'anno sono state sei le scoperte petrolifere realizzate in Messico: una da parte della società italiana Eni — corrispondente a quasi la metà delle nuove risorse in termini di volume— e cinque portate a termine da Pemex.

Secondo un rapporto della Commissione nazionale per gli idrocarburi (CNH) —il cui organo di governo si è riunito oggi per la 21ª sessione straordinaria— Eni ha scoperto a Saásken-1EXP circa 143 milioni di barili di petrolio e 68 miliardi di piedi cubi di gas.

Pemex, da parte sua, ha avuto successo a Tlamatini-1EXP, dove le risorse stimate sono di 34 milioni di barili di petrolio e 22 miliardi di piedi cubi di gas. A Chejekbal-1EXP sono previsti 102 milioni di barili di petrolio e 186 miliardi di piedi cubi di gas; a Xolotl-1EXP sette milioni di barili di petrolio e 22 miliardi di piedi cubi di gas, mentre a Itta-1EXP, le risorse sono stimate a 29 milioni di barili di petrolio e 18 miliardi di piedi cubi di gas. A Vinik-1EXP le previsioni indicano un volume di circa 23 milioni di barili di petrolio e 355 miliardi di piedi cubi di gas.

Con queste cifre, le scoperte realizzate tra gennaio e marzo aggiungono risorse per 338 milioni di barili di petrolio, di cui 195 milioni corrispondono a Pemex, pari al 57,7%, mentre i 143 milioni con cui ha contribuito Eni rappresentano il 42,3%.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx

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