ITALIA IN MESSICO
 

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2 marzo 2020 (ore 15:26) - La viceministra italiana agli Affari esteri, Marina Sereni, ha pubblicato nel suo blog un breve bilancio della sua recente missione a Città del Messico.

«Tra il 19 e il 22 febbraio» —scrive— «ho effettuato una missione in Messico con l’obiettivo di preparare per i prossimi mesi di maggio-giugno una Missione di Sistema guidata dal Ministro Di Maio e la VI riunione della Commissione Binazionale. È stata l’occasione per una fitta serie di incontri sia con esponenti politici del Governo, sia con rappresentanti della società civile organizzata italiana e messicana, sia con i funzionari italiani che operano presso le organizzazioni delle Nazioni Unite presenti a Città del Messico».

«Negli incontri della prima giornata abbiamo potuto registrare un forte interesse per il nostro Paese. Italia e Messico hanno storicamente buone relazioni sia sul piano politico diplomatico che sotto quello economico. Il Presidente López Obrador, che gode di un’ampia popolarità e di una solida maggioranza nei due rami del Parlamento deve fronteggiare tre sfide: una fase di serio rallentamento economico, la necessità di gestire un fenomeno migratorio importante dal Sud sia verso gli Stati Uniti che verso il Messico, la lotta alla criminalità organizzata e alla violenza che affligge ampie porzioni del territorio nazionale».

«Coerentemente con l’ispirazione ideale della campagna elettorale che lo ha portato alla vittoria, il suo Governo dimostra grande impegno per la lotta alle diseguaglianze e lo sviluppo sostenibile ma, al tempo stesso, tende a mandare un messaggio di grande apertura e interesse per gli investimenti esteri e per il commercio internazionale. Agenda 2030 e G20, attenzione ai più deboli ma anche crescita più sostenuta per poter contrastare l’esclusione sociale e la criminalità. Molti dunque i punti di contatto su cui Italia e Messico possono e debbono cooperare sul piano bilaterale e multilaterale, come è emerso anche nella seconda giornata di incontri».

«Sulla sicurezza, il contrasto alla violenza e al crimine organizzato l’esperienza dell’Italia viene tenuta in grande considerazione anche grazie al lavoro europeo che con il progetto El Pacto – gestito per l’Italia dall’IILA – interviene sul tema corruzione, grazie alla presenza di UNODC in Messico che ha promosso la Cattedra di educazione alla legalità diretta da Nando dalla Chiesa e il lavoro di Francesco Forgione – già Presidente della Commissione Parlamentare antimafia – di cui è in fase di pubblicazione un volume sulle “buone pratiche” che l’Italia può mettere a disposizione del Messico e dell’insieme dell’America Latina».

«P.S. Al ritorno dalla missione in Messico abbiamo trovato un’Italia diversa da come l’avevamo lasciata. Due focolai di coronavirus si sono manifestati in altrettante aree del Nord Italia e ora siamo tutti impegnati per contenere la diffusione della malattia e reagire – con razionalità e rigore scientifico – per evitare conseguenze nefaste sulla salute ma anche sull’economia del nostro Paese. Mai come in questo momento è chiaro che siamo tutti dipendenti gli uni dagli altri, che dobbiamo essere uniti e solidali se vogliamo sconfiggere un pericolo che per sua natura non conosce confini né muri».

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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