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6 febbraio 2020 (ore 07,58) - Mancano due giorni all’8 febbraio, data entro la quale gli italiani residenti all’estero che vogliono tornare in Italia per votare al referendum possono esercitare la relativa opzione.
Quella di sabato 8 è solo la prima delle scadenze che interessa i nostri connazionali che al referendum, così come alle elezioni politiche, voteranno per corrispondenza.

Oltre agli iscritti all’Aire, potranno votare per corrispondenza anche i cittadini italiani temporaneamente all’estero: per farlo, però, dovranno comunicarlo al proprio Comune di residenza nel Bel Paese entro il 26 febbraio.

Date e modalità sono contenute nella scheda preparata dalla Farnesina che riportiamo di seguito.

PER COSA SI VOTA?

Il Parlamento italiano ha approvato la legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. Con questo voto si chiede agli elettori di confermare o meno tale riforma.

SONO ISCRITTO ALL’AIRE, MA HO CAMBIATO RECENTEMENTE INDIRIZZO, COSA DEVO FARE PER VOTARE ALL’ESTERO?

Il voto all’estero si svolge per corrispondenza. Se si è recentemente cambiato indirizzo bisogna quindi informare immediatamente il consolato italiano di riferimento per i necessari aggiornamenti. La comunicazione deve preferibilmente essere fatta tramite il Portale Fast-it oppure può essere inviata anche per posta elettronica.

SONO ISCRITTO ALL’AIRE, MA VOGLIO VOTARE IN ITALIA, COSA DEVO FARE?

È necessario presentare al proprio consolato – tassativamente entro l’8 febbraio 2020 – domanda di opzione per il voto in Italia. Le domande presentate dopo tale data non potranno essere prese in considerazione, ma l’interessato conserverà ovviamente il diritto di votare dall’estero per corrispondenza.

SONO RESIDENTE IN ITALIA, MA IL 29 MARZO MI TROVERÒ ALL’ESTERO: POSSO VOTARE?

Le persone residenti in Italia che si trovano all’estero per un periodo – nel quale è compreso il 29 marzo – di almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche possono chiedere di votare per corrispondenza. Per farlo devono presentare domanda di opzione per il voto all’estero direttamente al proprio Comune italiano di residenza; la richiesta può essere inviata anche per posta elettronica e deve essere presentata al Comune tassativamente entro il 26 febbraio 2020. Le domande presentate dopo tale data non potranno essere prese in considerazione ma l’interessato conserverà ovviamente il diritto di votare in Italia nel proprio seggio abituale.

Le stesse norme si applicano anche ai familiari conviventi che si trovano all’estero, e la richiesta può essere revocata entro lo stesso termine del 26 febbraio 2020.

SONO ISCRITTO AIRE MA IL 29 MARZO SARÒ ALL’ESTERO IN UN ALTRO PAESE: POSSO VOTARE?

Le persone iscritte all’AIRE che si troveranno sempre all’estero, ma fuori della circoscrizione consolare del proprio consolato di iscrizione, possono – se il periodo di soggiorno è di almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche e comprende il 29 marzo – chiedere di votare per corrispondenza nel luogo di temporanea dimora all’estero. Per farlo si devono rivolgere entro il 26 febbraio 2020 al proprio consolato di residenza abituale.

Le stesse norme si applicano anche ai familiari conviventi, e la richiesta può essere revocata entro lo stesso termine del 26 febbraio 2020.

QUANDO RICEVERÒ IL PLICO ELETTORALE?

I plichi saranno inviati entro metà marzo.

SE NON RICEVO IL PLICO ELETTORALE? COSA DEVO FARE?

A partire dal 15 marzo 2020 gli elettori che non abbiano ricevuto il plico possono richiederne un duplicato all’ufficio consolare di riferimento. Non è possibile chiedere il duplicato prima di tale data.

ENTRO QUANDO SI PUÒ VOTARE?

Il plico contenente la scheda votata deve pervenire al consolato tassativamente entro le ore 16 locali di giovedì 26 marzo 2020.

(puntodincontro.mx)

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