2 agosto 2020 (ore 17:42) - L'Italia era un «posto da evitare in tutti i modi», un «epicentro da incubo».

Oggi è «un modello di contenimento del virus, seppur imperfetto». Il Bel Paese viene di nuovo elogiato dal New York Times per la sua gestione dell'emergenza dopo lo scoppio della pandemia.

Secondo l'articolo How Italy turned around its coronavirus calamity, a firma di Jason Horowitz, la Penisola è stata in grado di dare «lezione al resto del mondo», «ai suoi vicini e agli Stati Uniti».

Italia migliore degli Usa e del resto d'Europa

Il giornalista ricorda le parole di Trump che risalgono al 17 marzo, quando l'Italia per prima era già nel bel mezzo dell'emergenza coronavirus: «Guardate cosa sta succedendo all'Italia. Non vogliamo essere al loro posto», aveva detto. Bene, oggi la situazione è ribaltata: il Bel Paese sta (seppur faticosamente) affrontando un secondo capitolo, un ritorno alla normalità pur rimanendo consapevole che il virus è attivo e che si deve mantenere il distanziamento sociale. Mentre gli Stati Uniti affrontano una crisi che nessun altra nazione ha affrontato: 4,5 milioni di contagi, a luglio i casi registrati sono stati 2 milioni. E le vittime raddoppiano rispetto a giugno. Non solo: l'Italia si distingue anche nel suo stesso continente. Scrive il New York Times: «Gli Stati europei che una volta guardavano con compiacimento l'Italia, ora si ritrovano di fronte nuovi focolai. Alcuni stanno imponendo nuove restrizioni e valutando se chiudere di nuovo».

Confinamento e mantenimento

«Dopo un inizio traballante, l'Italia ha consolidato, o almeno mantenuto, le ricompense di un duro confinamento nazionale, attraverso una combinazione di vigilanza ed esperienza medica acquisita dolorosamente», si legge ancora. Una ricetta che viene definitiva sì «imperfetta», ma comunque la migliore finora sperimentata. Il segreto? «Mentre il virus minacciava di diffondersi in modo incontrollabile, le autorità hanno deciso di anteporre le vite all'economia». A questo proposito il New York Times ricorda le parole del premier Giuseppe Conte, che disse che «la salute degli italiani verrà sempre prima». Oggi gli ospedali italiani — ricorda il giornale — sono stati svuotati di pazienti Covid-19. Le morti attribuite al virus in Lombardia, la regione dove è scoppiata la pandemia, rasentano lo zero. Il numero di nuovi casi giornalieri è considerato uno dei più bassi in Europa».

«Il confinamento più vantaggioso anche per l'economia»

Il testo segue con un appunto sull'economia. La strategia del confinamento completo «ha attirato critiche secondo cui l'eccessiva prudenza del governo stava paralizzando il sistema. Ma potrebbe rivelarsi più vantaggioso di provare a riaprire le attività mentre il virus si diffonde ancora a macchia d'olio, come sta accadendo in Paesi come Stati Uniti, Brasile e Messico».

Il commento di Krugman

Come detto, non è la prima volta che il New York Times prende d'esempio l'Italia per la sua gestione dell'emergenza coronavirus. Prima, era già stato il premio Nobel Paul Krugman a firmare un commento titolato Perché l'America di Trump non può essere come l'Italia?.

«Gli italiani hanno fatto quello che andava fatto, e rapidamente» —ha scritto— «Hanno stabilito un lockdown durissimo e l’hanno rispettato. Gli interventi pubblici hanno sostenuto lavoratori e imprese. La rete di sicurezza ha avuto buchi, ma il governo ha provato a farla funzionare».

(puntodincontro.mx)